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venerdì 20 giugno 2025

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

​Il bullismo ha un’età?

di Federica Giusti - venerdì 20 giugno 2025 ore 08:00

Siamo spesso abituati a pensare alla parola bullismo ed immaginare dei bambini o degli adolescenti come coloro che mettono in atto o subiscono tali comportamenti.

Ma il bullismo non ha età, esiste una forma di bullismo anche tra adulti.

Il bullismo è: “un comportamento ripetuto e intenzionale di prepotenza, aggressione o molestia nei confronti di una persona, che si manifesta attraverso azioni come insulti, minacce, esclusione, prese in giro o violenza fisica. È un comportamento che può causare sofferenza e disagio alla vittima, e spesso si verifica in contesti come la scuola o i social media” (fonte web). Non esiste solo tra ragazzi, ma può riguardare anche gli adulti e contesti familiari, relazionali e professionali.

Per esempio, vi è mai capitato che in un contesto di gruppo, che sia di amici, conoscenti o colleghi, gli altri facessero capannello e vi escludessero dalle conversazioni? Ecco questo comportamento attiva vissuti di inadeguatezza, colpa, vergogna e non è solo un modo di fare, è un vero e proprio atto di bullismo.

Oppure ancora quei nomignoli, quelle storpiature del nome che abbiamo già sottolineato quanto fastidio ci possano dare, e invece l’altro o gli altri continuano ad usare. Non è un modo scherzoso di giocare, ma è mancanza di rispetto. Ma anche le battute, quelle che fanno ridere tutti tranne te e che hanno proprio in te il soggetto, sono strategie per colpire e ferire mascherandosi dietro un sorriso. E non è satira, è volontà di far del male all’altro. Perché la lingua può davvero ferire più di mille spade.

Altre situazioni sono quelle in cui è il nostro corpo ad essere oggetto di scherno, e anche questo è bullismo, è body shaming, e ad ogni commento, il vissuto è quello dell’imbarazzo e del dolore.

Molte volte, purtroppo, mi capita di sentire i pazienti che mi riportano l’utilizzo e la condivisione di foto, magari anche intime e personali, girate a terze persone o addirittura postate sui social senza che sia stato dato il permesso. Anche qua non si tratta di uno scherzo goliardico, ma di una violazione che lascia un senso profondo di impotenza e vergogna. Altra cosa che può accadere online è ricevere insulti o comunque commenti al vetriolo da sconosciuti, i noti haters, lupi da tastiera. Questi sono esempi di violenza verbale e come tali non vanno mai normalizzati.

Il bullismo può essere ovunque. A noi il compito di riconoscerlo e farlo venire a galla, non ignorarlo perché può diventare corrosivo.

Federica Giusti

Federica Giusti

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