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Attualità venerdì 23 settembre 2016 ore 15:13

Acqua, il no dei sindaci al nuovo piano tariffario

Il vicesindaco Di Ponte: "Il piano prevede che da qui al 2019 ci sarà un incremento e le bollette relative ai consumi passeranno dal 2,9% al 3,9%"



TERRANUOVA BRACCIOLINI — Si è tenuta ieri a Firenze la Conferenza Territoriale dove i Sindaci del Valdarno
hanno votato contro il piano triennale delle tariffe dell’acqua presentato dall’Autorità Idrica Toscana.

Il piano prevede che da qui al 2019 ci sarà un incremento tariffario e le bollette relative a tali consumi passeranno dal 2,9% di quest’anno, il 2016, al 3,9%.
Il vicesindaco di Terranuova Bracciolini Mauro Di Ponte, presente all’incontro in rappresentanza, per delega, anche del Comune di Loro Ciuffenna spiega le motivazioni alla base del “no” unanime degli amministratori del Valdarno
chiamati a votare per l’approvazione del piano tariffario per il periodo regolatorio 2016-2019.

“In un momento in cui la nostra, insieme alle altre amministrazioni locali, sta cercando di calmierare, o quanto meno non sottoporre ad aumenti, le tariffe che i nostri cittadini devono pagare, reputo assurdo l’aumento previsto da Publiacqua - spiega Di Ponte - La proposta risulta ancora più inaccettabile se si pensa all’utile della Società, pari quasi a 30 milioni di Euro. Un dato importante da cui non possiamo prescindere di fronte a un ulteriore aumento delle tariffe che gli utenti dovranno pagare nei prossimi tre anni”.

Nel 2015 le bollette avevano subito un aumento del 7,5% e la discesa al 2,9% del 2016 rappresenta infatti solo un conguaglio, dal 2017 e fino al 2019 le tariffe subiranno un nuovo aumento del 3,9%. “L’aumento potrebbe essere tollerato solo alla luce di reali migliorie al servizio e più in generale alla rete idrica - prosegue Di Ponte - Dovrebbe poi esserci un piano di investimenti adeguato, ma al momento Publiacqua sembra concentrare le proprie risorse economiche su altre zone come la fiorentina, la pistoiese e la pratese, mentre nel Valdarno continuiamo ad assistere a rotture delle tubazioni e carenze d’acqua. Il voto negativo degli amministratori valdarnesi non ha potuto impedire l’approvazione del piano tariffario di Publiacqua, ad ogni modo speriamo che il nostro voto potrà avere delle ripercussioni in futuro”.


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