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Attualità giovedì 26 gennaio 2023 ore 15:12

Torna la storia con gli Uffizi del Carnevale

Riprende a pieno regime l’antica tradizione sangiovannese che viene festeggiata nelle cinque domeniche precedenti il martedì grasso



SAN GIOVANNI VALDARNO — Una delle manifestazioni più antiche della tradizione sangiovannese, unica nel suo genere e particolarmente attesa e sentita dalla comunità. E’ la celebrazione degli Uffizi di Carnevale, che si svolgono durante le cinque domeniche precedenti il martedì grasso, ultimo giorno di Carnevale.

Dopo il doloroso stop dovuto alla pandemia e alle conseguenti restrizioni imposte, riprendono quest’anno a pieno regime i consueti festeggiamenti con i tipici momenti della tradizione.

A seguito del successo del primo appuntamento di domenica scorsa, 22 gennaio, la ricorrenza è stata presentata ufficialmente durante una conferenza stampa di stamani nel palazzo comunale. Erano presenti il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi, don Luigi Torniai rettore della Basilica di Santa Maria delle Grazie, Silvio del Riccio per la Pro loco di San Giovanni Valdarno, Antonella Morali per l’associazione Liberarte, Carlo Bucciolini per il Concerto comunale, Carlo Artini in rappresentanza degli stufatari e Giulia e Marcello in costume storico.

“Siamo davvero felici di tornare a vivere gli Uffizi del Carnevale per come li conosciamo da sempre”, ha dichiarato il sindaco Vadi. “Nella riscoperta delle nostre origini, delle tradizioni, delle nostre radici affondano l’identità di una comunità, il suo riconoscimento e la sua coesione. Un ringraziamento a tutti gli enti e le associazioni che collaborano per la riuscita della manifestazione”.

Il termine Uffizi, come spiegato da Don Luigi Torniai, in questo caso è da comprendere nell’accezione ecclesiastica, ossia con il significato di ufficiare, recitare l’uffizio o celebrare l’uffizio dei defunti con offerte che spesso consistevano in cera, denaro o quant’altro necessitasse all’oratorio di Santa Maria delle Grazie per le celebrazioni in suffragio dei defunti. Era infatti in questa chiesa che le sette compagnie di suffragio createsi nella seconda metà del XVII secolo confluivano nel periodo di carnevale per ricordare i propri cari e non solo.

In questo contesto l’occasione di incontrarsi assunse anche un valore di festa tanto che, dalla loro nascita sino ad oggi, gli Uffizi se pur variati più volte di numero secondo il numero delle compagnie, si svolgono ancora nei locali dell’attuale basilica con ricchi pranzi a base di ricette tipicamente locali e dello Stufato alla Sangiovannese, preceduti dalla sfilata del carroccio con paggetti in costume in ricordo della processione con cui venivano consegnate le offerte.

“Nello tempo ch’è detto carnevale | Alla Basilica, nelle grandi sale, | Si riunivano in tempi ormai lontani | Per far doni alla chiesa, i parrocchiani…” inizia così la ricetta in rima dello Stufato alla Sangiovannese che ricorda il grande legame che unisce il piatto tipico cittadino con una delle manifestazioni più importanti, gli Uffizi di Carnevale.

Le cinque domeniche vedono il susseguirsi dell’Uffizio di Sant’Antonio, dell’Uffizio di Santa Lucia, l’Uffizio dell’Industria e Vicariato e l’Uffizio delle Donne o della Provvidenza.

“E’ il terzo anno che ci occupiamo di coordinare l’organizzazione della sfilata del corteo storico – ha commentato Antonella Morali, associazione Liberarte – L’entusiasmo e il grande apprezzamento che ogni volta riceviamo ci ripaga di tutta la fatica precedente. I costumi vengono presi a noleggio da una sartoria fiorentina e sono ispirati a modelli del 1600 perché la prima documentazione degli Uffizi risale proprio al 1675. Durante le cinque domeniche distribuiamo anche volantini che spiegano e attestano la storia di questa antica tradizione”.

I prossimi appuntamenti saranno domenica 29 gennaio e domenica 5, 12 e 19 febbraio.


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