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Attualità martedì 06 ottobre 2020 ore 15:30

Covid, Vadi: “Cure intermedie, manca il piano Asl”

infermiera
Foto di repertorio

Il sindaco interviene sulla programmazione sanitaria in vista di un’altra ondata Coronavirus. Conseguenze sulla Rsa Masaccio



SAN GIOVANNI — Il piano per le cure Covid intermedie ancora non c’è e quello per le Rsa in caso di emergenza può mettere in difficoltà la casa di riposo “Masaccio”.

Difronte a una seconda ondata di Coronavirus – probabile alla luce dell’aumento dei casi anche in Valdarno registrato nelle ultime settimane – il sindaco di San Giovanni interviene sottolineando la necessità di una risposta rapida della Asl, più volte sollecitata, per quanto riguarda la programmazione delle azioni da intraprendere nella vallata.

La questione riguarda, nello specifico, le strutture per le cosiddette cure intermedie dove vengono sistemati i pazienti senza o con pochi sintomi, strutture al momento assenti in Valdarno dato che la ricerca da parte dell’azienda sanitaria di un immobile adeguato non è andata finora a buon fine.

Vadi ricorda che la delibera regionale dello scorso giugno “stabilisce che in Valdarno servono venti posti letto in più per garantire adeguati livelli di assistenza, ma ad oggi manca un piano di programmazione da parte della Asl. Ho più volte sollecitato la direzione dell’Azienda Usl Toscana Sud Est a mettere mano a una vera riorganizzazione dei posti destinati alle cure intermedie. Allo stesso tempo, ho espresso la mia preoccupazione per il piano organizzativo, comunicatoci dall’azienda stessa, che in caso di emergenza Covid sarà attivato nelle Rsa. Nello specifico, il nostro territorio, da una parte rischia di non vedere assegnati i posti letto aggiuntivi previsti rivolti alle cure intermedie e dall’altra rischia di veder diminuire i posti all’interno della Rsa Asp Masaccio – continua il sindaco di San Giovanni – Il piano illustratoci dalla Asl nel corso della riunione della Conferenza dei sindaci del 22 settembre prevede, infatti, che ogni Rsa debba individuare un piano di emergenza Covid con percorsi separati nei quali collocare gli ospiti con sintomi in attesa di tampone. In caso di sintomatologia grave gli ospiti saranno trasferiti all’ospedale Covid San Donato e in caso di sintomatologia lieve o assente saranno lasciati in queste zone ‘separate’, oppure trasferiti in strutture di cure intermedie di altre province, non essendovene in Valdarno. Questa organizzazione, nella Asp Masaccio, comporterà la perdita di quattro o cinque posti e di tutti e dieci i posti del diurno, determinando una interruzione di servizi importante per la cittadinanza sangiovannese, oltre che una pesante diseconomia per la Asp medesima”.


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