Con “Azione” si riapre il tavolo sul Serristori

Su richiesta del movimento si terrà stasera un incontro con i vertici regionali del Pd. “Va chiarito il destino del nostro ospedale”

FIGLINE — La questione Serristori torna al centro del dibattito politico. Ad un anno esatto dalla chiusura del Pronto soccorso – era il 31 ottobre 2020 – non ci sono ancora certezze sulla ripresa del servizio PS così come sulla ritorno a regime di altre attività della struttura. Per questo “Azione” – attraverso il coordinamento regionale e il gruppo consiliare – ha riaperto il tavolo chiedendo di incontrare i vertici regionali del Pd.

Il movimento di Calenda – che qualche settimana ha visto l’ingresso nella giunta del Comune di Figline-Incisa di un proprio esponente, Arianna Martini, con delega alla sanità – incontrerà questa sera gli organi regionali del Partito democratico.

“Con il passaggio della delega alla Sanità dalla sindaca Giulia Mugnai all’assessora Arianna Martini, il Gruppo “Per Figline e Incisa in Azione” ha richiesto un incontro sul presidio ospedaliero figlinese” spiega Umberto Ciucchi Capogruppo “Per Figline e Incisa in Azione”.

“Infatti, ad un anno dalla chiusura del Pronto Soccorso con l’assicurazione di “normalizzazione delle attività e il ripristino completo dell’organico” al termine della fase acuta della pandemia fatta da Paolo Morello Marchese, Direttore dell’Ausl Toscana Centro, la cittadinanza non ha ancora risposte chiare in merito. La riunione di stasera ha lo scopo di dare una stretta alla “questione Serristori” e di chiarire una volta per tutte il destino del nostro ospedale”.

L’incontro di stasera anticipa di qualche giorno un altro importante appuntamento sul futuro del Serristori. Giovedì 11 novembre si terrà l’attesa riunione tra i sindaci del Valdarno fiorentino (Giulia Mugnai di Figline-Incisa, Piero Giunti di Reggello e Daniele Lorenzini di Rignano) con il Calcit, il Comitato “Salvare il Serristori” e il sindacato di base Cobas P.I. Usl Toscana Centro che nelle scorse settimane avevano chiesto un incontro urgente per fare chiarezza sulle sorti del presidio sanitario.

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