La grandine è così violenta che rompe il parabrezza dell’auto
Attualità mercoledì 22 luglio 2020 ore 17:50
Firenze, Tour de France con sfumature valdarnesi
Incontro di Nardella con il patron francese Prudhomme per verificare l’ipotesi di far partire la Grand Boucle in Toscana. Quella maglia gialla locale
VALDARNO — Non solo Gino Bartali o Gastone Nencini. I nomi dei toscani legati al Tour de France sono tanti, ma in tempi relativamente recenti due valdarnesi hanno lasciato una traccia importante nella Grand Boucle.
L’argomento è tornato oggi di attualità, poiché il presidente della Città metropolitana di Firenze, Dario Nardella, ha incontrato il direttore della grande corsa francese, Christian Prudhomme (presente il Ct della Nazionale di Ciclismo, Davide Cassani) per verificare l’ipotesi di far partire il Tour De France da Firenze. Un fatto storico. Sarebbe la prima volta della partenza della Grand Boucle dall'Italia.
In attesa che il Tour venga dalle nostre parti, restano nella memoria i giorni in cui i valdarnesi sono andati in Francia per recitare un ruolo da protagonisti. Viene in mente ad esempio Franco Chioccioli da Piandiscò, già vincitore del Giro d’Italia, che 1992 prese parte per la prima volta al Tour de France, trionfando sul traguardo di tappa di Saint-Étienne.
Memorabile la giornata del 10 luglio 2009, quando Rinaldo Nocentini da Montemarciano conquistò il simbolo del primato al Tour de France, al termine della settima tappa che portava la più bella corsa del mondo da Barcellona ad Andorra. L’atleta valdarnese rimase per otto meravigliosi giorni (più un giorno di riposo) con la maglia gialla addosso. Quell’anno Nocentini giunse ai Campi Elisi di Parigi al tredicesimo posto della classifica generale.
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