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Attualità martedì 05 ottobre 2021 ore 18:23

Dai lavoratori Bekaert un assegno al Calcit

La consegna dell'assegno
La consegna dell'assegno

La Uilm dà un contributo dal fondo di solidarietà per aiutare l’associazione. Bonaccini: “Servirà per il Serristori e aprire un nostro ambulatorio”



VALDARNO FIORENTINO — Restituire alla comunità quello che è stato donato durante la lotta per salvare i posti di lavoro dell’ex Bekaert di Figline.

Con questo intento la Uilm (Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici) sezione Firenze e Arezzo ha deciso di sostenere le iniziative del Calcit Valdarno Fiorentino consegnando all’associazione un assegno dal fondo di solidarietà. 

Un contributo di 2800 euro che servirà – come ha sottolineato il vicepresidente dell’ente Mario Bonaccini durante la consegna dell’assegno - per dotare l’ospedale Serristori di nuove attrezzature e anche per aprire in paese un ambulatorio del Calcit.

Gli amici della Uilm hanno voluto donare al Calcit un assegno molto importante. Un assegno che ci aiuterà ad andare avanti nella nostra lotta. Noi come loro siamo paladini della Costituzione. Loro per il diritto al lavoro, noi per il diritto alla salute. Noi da qualche tempo oltre a curare il DH oncologico del Serristori, ci siamo fatti paladini della salute per garantire la ripresa del presidio ospedaliero figlinese. Abbiamo l’intenzione di utilizzare questi fondi per assicurare, ancora una volta, attrezzature e personale medico al Serristori, qualora ce ne fosse la necessità, con l’auspicio che possa tornare all’operatività pre-Covid. Ma non solo – ha concluso Bonaccini - cercheremo di utilizzare questo contributo anche per altre nostre attività. Specialmente una, pensata nell’ultimo periodo considerando anche l’immobilismo dell’Asl Toscana Centro per la ripartenza del nosocomio figlinese. Stiamo pensando di aprire in zona un nostro ambulatorio per garantire a tutti il diritto alla salute, sicuramente questi soldi serviranno per attrezzare al meglio la struttura”.

Alla cerimonia di consegna hanno partecipato i rappresentati del sindacato e dell’associazione valdarnese. Il segretario Uilm Firenze e Arezzo, Davide Materazzi, ha espresso parole di stima nei confronti dell’operato del Calcit: “Con questa donazione abbiamo messo insieme due realtà che sul territorio sono molto conosciute e amate. Da una parte un’azienda storica che purtroppo la Bekaert ha deciso di chiudere e dall’altra un gruppo che sta facendo un ottimo lavoro nell’assistenza ai malati oncologici e alle loro famiglie. Siamo certi che queste risorse saranno ben utilizzate e restituite al territorio. Ci auguriamo che possano servire per la buona riuscita di altri progetti”.

Materazzi ha concluso il suo intervento facendo un appunto sulla situazione attuale degli ex operai Bekaert: “Non siamo riusciti a mantenere vivo lo stabilimento e quindi i lavoratori purtroppo sono stati licenziati, ma con le istituzioni il nostro rapporto non si è mai interrotto. Ci sono dei dialoghi aperti con Confindustria Firenze per trovare dei collegamenti con qualche azienda che abbia la necessità di assumere. L’intento è che queste imprese possano attingere dal bacino dei lavoratori ex Bekaert. Come Uilm non ci dimentichiamo che ci sono ancora operai in attesa di ricollocazione. Chiediamo alle istituzioni un ulteriore sforzo per far sì che queste persone possano tornare a lavorare”.

Dello stesso avviso, Giuliano Poggialini, ex delegato Uilm Bekaert: “Vorrei ringraziare il Calcit Valdarno Fiorentino per avere organizzato questo momento d’incontro. Tutte le iniziative messe da noi in campo non sono riuscite a finalizzare in meglio la nostra vertenza, quindi, per la parte dei soldi rimanenti che erano all’interno del fondo abbiamo individuato il Calcit come beneficiario, che sappiamo essere storicamente vicino alla cittadinanza. Siamo felici di aver fatto questa donazione perché sentivamo il bisogno di restituire alla gente quello che ci aveva dato in passato”.


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