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Attualità domenica 15 marzo 2020 ore 19:37

Covid-19, pazienti ricoverati anche alla Gruccia

L'ospedale di Santa Maria alla Gruccia

La decisione della Asl: un’ala dell’ospedale del Valdarno destinata ai contagiati. Modifiche importanti all’accesso al monoblocco e al Pronto soccorso



VALDARNO — L’ospedale della Gruccia accoglierà i malati di Coronavirus e a loro sarà destinata un’ala specifica del monoblocco, separata dal resto dell’edificio.

È questa una delle importanti novità della riorganizzazione dei servizi sanitari decisa questo pomeriggio dalla Asl Toscana sud est che gestisce il settore per le città e le province di Arezzo, Siena, Grosseto.

La riorganizzazione dei servizi si è resa necessari alla luce della diffusione del Covid-19, per migliorare le prestazioni, garantire la sicurezza di operatori e pazienti, impedire in tutti i modi il contagio. Per far fronte a tutto ciò, come ha detto il Direttore Generale Antonio D’Urso è “separare separare separare per evitare contaminazioni tra i percorsi” ospedalieri e di accesso ai presidi.

“È evidente che si tratta di un virus con un’alta capacità di contagio che si presenta per l’80% dei casi con una semplice sindrome influenzale ma che nel 20% dei casi può richiedere il ricovero ed un quadro che può diventare anche molto complesso” si legge nella nota della Asl.

“La parola chiave – afferma il Direttore Generale Antonio D’Urso - è fare comunità ed adottare tutte le precauzioni personali e professionali per ridurre al massimo i rischi connessi alla diffusione del contagio per riportaci, tutti al più presto, alla vita normale”.

Ad oggi, nella tre province di competenza sono 153 le persone positive al Covid.19: 124 a casa e 32 ricoverati mentre 1500 sono le persone in sorveglianza attiva che hanno avuto contatti stressi con i pazienti. Nella provincia di Arezzo i contagiati sono 51, di cui 42 sono al domicilio e 9 ricoverati in ospedale. Nel Valdarno aretino sono 18.

In considerazione del nuovo quadro epidemiologico – spiegano dalla Asl – “gli ospedali destinati alla presa in carico di pazienti Covid Positivi sono: Arezzo, Montevarchi Grosseto, Poggibonsi, i pazienti saranno ospitati in un’ala fisicamente separata dal resto dell’Ospedale.

Per i pazienti Covid saranno a disposizione posti letto di degenza ordinaria e di terapia intensiva, tra l’altro, questi ultimi, molto rafforzati. Parliamo di circa 360 posti letto, di cui una parte intensivi, almeno il 10 %. Da una parte, quindi, migliori cure alle persone Covid positive, ma anche cure adeguate garantite ai nostri pazienti oncologici, pneumologici, oncologici”.

“I pazienti pauci sintomatici (cioè con pochi sintomi, ndr) restano al domicilio e sono affidati ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta. Se vi fosse un aggravamento chiameranno il 118 che li porterà in ospedale dove saranno seguiti e protetti.

Queste le novità per la parte ospedaliera decisa dalla Asl e che riportiamo integralmente:

Per il contrasto all’epidemia del Coronavirus, nei 13 gli ospedali della Rete dell'Azienda Usl Toscana Sud Est – e quindi anche quello della Gruccia – sono previste le seguenti modifiche organizzative:

-i check point agli ingressi degli ospedali rimangono attivi dalle ore 7 alle ore 20, mentre dalle 20 fino alle ore 7 saranno chiusi gli accessi principali;

-all'interno dei check point è vietato l'accesso a tutti i visitatori e pazienti ambulatoriali che presentano sintomi simil influenzali (rinite, tosse, rialzo febbrile, difficoltà respiratoria). I pazienti con sintomatologia simil influenzale sono indirizzati presso il pre-triage, anche quando il quadro epidemiologico non sia correlabile con la definizione di caso sospetto;

-non è più possibile accedere al pronto soccorso in ognuno dei tredici ospedali aziendali. L’unico accesso è quello al pre-triage. Tutti gli accessi secondari ai Pronto Soccorso sono stati chiusi;

-è sospesa, fino a data da destinarsi, tutta l'attività chirurgica elettiva (interventi programmati) ad esclusione dell'attività oncologica in classe A e l'emergenza/urgenza. Queste misure sono prese al fine di consentire la riduzione delle presenze nelle strutture ospedaliere e la disponibilità dei letti di degenza e di area critica;

-è sospesa anche l'attività chirurgica elettiva in libera professione;

-sono inoltre sospese le visite ambulatoriali programmate, anche chirurgiche, sia in regime istituzionale sia libero professionale e le prestazioni diagnostiche;

-l'attività ambulatoriale programmata individuata come indispensabile dallo specialista di riferimento è mantenuta;

-per le attività che non sono state sospese, l’accesso è frazionato e attuato con il corretto utilizzo delle sale di attesa che consenta il mantenimento delle corrette distanze di sicurezza;

-i referti ambulatoriali, radiologici e di laboratorio vengono inviati al domicilio del paziente, al fine di limitare gli accessi agli ospedali;

-l'attività ambulatoriale pediatrica, data la peculiarità dell'utenza, è mantenuta, comunque secondo valutazione dello specialista, limitando l'accesso.


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