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Attualità mercoledì 03 marzo 2021 ore 15:00

Dibattito su Podere Rota, cosa chiede San Giovanni

computer
Foto di repertorio

Tutto il consiglio comunale chiede nuove modalità per la seconda seduta dell’inchiesta pubblica di domani. “Il primo incontro una presa in giro”



SAN GIOVANNI — Domani pomeriggio si terrà la seconda sessione dell’audizione preliminare dell’inchiesta pubblica sull’ampliamento della discarica di Terranuova. Alla vigilia dell’incontro tutto il consiglio comunale di San Giovanni è intervenuto per esprimere il proprio dissenso per le modalità con cui si è svolto, la scorsa settimana, il primo incontro

La seduta è avvenuta online viste le norme anti-Covid ma si sono verificate diverse problematiche tecniche che hanno portato alla sospensione dell’attività per un paio di volte oltre all’impossibilità di molte persone – che avevano fatto richiesta – a partecipare all’evento.

Il primo incontro dell’inchiesta pubblica sull’ampliamento della discarica di Podere Rota si è dimostrato una vera e propria presa in giro nei confronti delle amministrazioni locali e dei cittadini” si legge nella nota firmata da Mauro Tempesta, presidente del Consiglio Comunale di San Giovanni, Elena Spadaccio, Centro sinistra per San Giovanni, Daniele Marzi, Liste Civiche Sangiovannesi, Antonio Guidelli, Lega Salvini premier e Tommaso Pierazzi, Movimento 5 stelle..

Uno strumento tecnologico, quello usato, assolutamente inadatto alla partecipazione di tutti quei soggetti che, correttamente, si erano attivati per iscriversi e partecipare alla prima audizione, senza voler evidenziare la prepotenza di aver localizzato la sede da cui trasmettere negli stessi locali sede di Csai”. Ricordiamo che la Csai è la società che gestisce l’impianto di smaltimento dei rifiuti di Podere Rota e che ha chiesto alla Regione Toscana, nell’ottobre scorso, l’autorizzazione all’ampliamento per la discarica, proposta contestata da sette comuni del Valdarno. Proprio per presentare le osservazioni al progetto e discutere sull’argomento il Comune di San Giovanni ha richiesto alla Regione Toscana l’autorizzazione all’inchiesta pubblica.

“Tutte scelte – proseguono i firmatari della nota - che testimoniano una gestione assolutamente deficitaria dell’inchiesta stessa e mancanze che divengono insopportabili se si considera la costituzione a maggioranza pubblica del richiedente l’ampliamento che dovrebbe essere garanzia di imparzialità e trasparenza”.

Poi una sentita richiesta in vista della seconda sessione dell’audizione preliminare, in programma per domani alle 17. “Il Consiglio Comunale di San Giovanni, che grazie ad una mozione votata unanimemente ha dato al proprio sindaco il mandato di richiedere e promuovere questa inchiesta, fa quindi appello al presidente (dell’inchiesta pubblica, ndr) Alessandro Franchi affinché i prossimi incontri vengano organizzati con metodologie adeguate, finalizzate ad una vera partecipazione attiva delle istituzioni, della cittadinanza e delle associazioni che un’inchiesta pubblica di tale portata merita. Ci aspettiamo quindi un cambiamento già dalla prossima udienza che si terrà domani, giovedì 4 marzo alle ore 17”.


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