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Attualità sabato 05 marzo 2022 ore 14:55

Un corteo di mille persone contro la guerra

Cittadini, studenti, donne, bambini, rappresentanti della comunità ucraina. Il sindaco Chiassai ha rivolto un pensiero in particolare alle donne



MONTEVARCHI — Hanno manifestato in tanti, circa 1000 persone, tra cittadini, studenti, donne, bambini, insieme al sindaco Silvia Chiassai Martini, agli assessori, consiglieri comunali, ai rappresentanti della comunità ucraina, per riaffermare la libertà offesa da una guerra ingiusta nel cuore dell’Europa

Il lungo corteo ha attraversato via Roma, passando sotto gli archi rivestiti con i colori della pace, per proseguire in Piazza Vittorio Veneto, via Poggio Bracciolini, fino a Piazza Varchi, ricongiungendosi in preghiera e in riflessione ascoltando le parole dei più giovani, bambini e studenti.

Il sindaco Silvia Chiassai Martini, visibilmente commossa per tutta la manifestazione, ha voluto dedicare nel suo intervento un pensiero speciale alle donne ucraine: “da donna, mi rivolgo alle tante mamme e alle donne ucraine che, forza e coraggio, sono in prima linea in questa guerra orribile, dimostrano di non abbattersi, prendendosi cura dei loro figli e degli anziani, presidiando le loro case, con ogni mezzo, senza paura, mentre gli uomini resistono all’attacco e difendono i confini e le città. Queste donne sono madri e lavoratrici che fanno parte a pieno titolo di quel pacifico ed inarrestabile 'esercito femminile' da anni in prima fila nelle battaglie per il progresso civile e contro il dispotismo. In queste donne ci sono tutte le donne che sanno coniugare, nella vita sociale come in altri ambiti, idealità e concretezza.

Noi ribadiamo di credere nei valori di libertà, nei diritti dei popoli e delle persone perché sono loro che subiscono i fallimenti della politica o peggio i gravi errori di chi a vario titolo esprime volontà di potenza anacronistiche e antistoriche. Lo sviluppo non si conquista mai con le armi, ma con la capacità di dialogo tra i popoli, non con la forza, ma con il rispetto e l’aiuto reciproco"

E come inno alla vita contro la morte e la miseria della guerra, il sindaco ha letto una poesia scritta da una maestra di scuola elementare dedicata alla piccola Mia, nata pochi giorni fa nella metropolitana sotto i bombardamenti di Kiev.


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