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Attualità venerdì 06 agosto 2021 ore 09:00
Sanità, il Valdarno deve avere la sua Asl
Superare i confini provinciali perché la vallata è una sola entità e deve gestire i servizi in autonomia: è la proposta del Pd di Montevarchi
MONTEVARCHI — La divisione in due province è una formalità da superare. Almeno in tema di sanità. Il Valdarno è un unico territorio, una sola realtà sempre più unita con analoghi bisogni ed esigenze. Parlare di vallata aretina e fiorentina non ha più senso e per questo l’intera zona deve programmare e gestire i propri servizi sanitari in autonomia.
E lo potrà fare istituendo una sua Asl: un’azienda sanitaria locale valdarnese. Niente più mega-Asl, stop alle “aslone” che vedono oggi accorpati grandi aree (il Valdarno fiorentino rientra nella Asl Toscana Centro, quello aretino è sotto la Toscana Sud Est). E non va bene neanche un ente a carattere provinciale che manterrebbe la spaccatura a metà della vallata, attribuendone una parte a Firenze e l’altra ad Arezzo. Ci vuole la Asl del Valdarno. Ne è convinto il Pd di Montevarchi che – attraverso il segretario Elisa Bertini – mette in evidenza i vantaggi di una tale riorganizzazione territoriale.
“In Valdarno non dobbiamo tornare ai vecchi livelli provinciali che hanno visto negli anni precedenti svuotare la nostra sanità di vallata a favore di quella aretina; bensì dobbiamo pensare ad una programmazione territoriale vera in cui il Valdarno si possa riconoscere come unica entità indipendente dai confini provinciali” sottolinea Bertini.
“Il riconoscimento dell’Ospedale della Gruccia come ospedale di I livello ha aperto un nuovo capitolo nella storia della sanità della nostra zona. Il risultato, ottenuto grazie all’impegno dei nostri rappresentanti in Regione, lo possiamo interpretare come la volontà della Regione Toscana di considerare la zona valdarnese come un’unica entità al di là dell’appartenenza alle diverse province, distretti ed Aree Vaste. Di conseguenza, siamo fermamente convinti che la programmazione futura dovrà tener presente del nuovo quadro ed occuparsi dei bisogni dell’intero bacino valdarnese e non più solo di quello aretino”.
“Fondamentale – aggiunge il segretario del partito democratico montevarchino - sarà il ruolo della Conferenza dei Sindaci e il dialogo costante che dovrà esserci fra tutti gli ambiti istituzionali (regione, Asl, operatori sanitari) perché la riorganizzazione dei servizi sanitari per la popolazione valdarnese dovrà essere lavoro quotidiano. Concordiamo con quanto affermato dal nostro candidato a sindaco Luca Canonici (in corsa alle prossime elezioni comunali per il centrosinistra, ndr): “Lavoriamo tutti insieme per un nuovo modello di sanità tra Valdarno aretino e fiorentino e per il potenziamento dell’Ospedale del Valdarno”.
"E' fondamentale far sì che il nosocomio del Valdarno sia potenziato con organici adeguati alla propria struttura e bacino di utenza, con professionalità importanti, assunzioni di primari, medici, infermieri e personale sanitario. La difesa del punto nascite, l’offerta alle puerpere della migliore assistenza in ogni fase della gravidanza ed il potenziamento della Pediatria dovrà trovarci uniti – conclude Bertini - e dovranno rappresentare un valido incentivo per la scelta del nostro presidio ospedaliero”.
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