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Attualità venerdì 19 giugno 2020 ore 22:10

Rsa, l’ultimo caso Covid era un “falso positivo”

La Rsa di Montevarchi
La Rsa di Montevarchi

L’anziana era guarita dal Coronavirus e nei giorni scorsi era risultata di nuovo contagiata. Ora il test di conferma ha dato esito negativo



MONTEVARCHI — Un’avventura davvero spiacevole per l’anziana ospite della casa di riposo di Montevarchi: la donna, che ha 99 anni, aveva contratto il Coronavirus nei mesi scorsi ed era stata dichiarata ufficialmente guarita a fine maggio. Poi, due giorni fa, ricoverata all’ospedale di Arezzo per un trauma dopo essere caduta, è risultata positiva al tampone Covid. Ora – come ha reso noto in un video messaggio il sindaco Silvia Chiassai – la signora è risultata negativa al test di conferma. In pratica si è trattato di un caso falso positivo.

La notizia è stata accolta dal primo cittadino di Montevarchi con un sospiro di sollievo non solo per le buone condizioni della donna ma anche perché viene scongiurato un nuovo pericolo Covid all’interno della struttura di via Pascoli dove l’infezione ha provocato molti contagi e il decesso di 18 anziani. Silvia Chiassai ha anche affermato di aver chiesto alla Asl, per sicurezza, di sottoporre a tampone tutti i degenti ed operatori della Rsa. 

Se la vicenda si è conclusa bene, resta però aperta la questione dei “falsi positivi”: prima dell’ultimo episodio di due giorni fa, tre casi si erano verificati ad inizio maggio proprio a Montevarchi mentre altri due ad Arezzo.

A tale proposito il sindaco Chiassai ha tirato una frecciatina: i falsi tamponi positivi del Valdarno erano dovuti a un problema del macchinario che i cittadini del paese avevano donato tramite una raccolta fondi all’ospedale della Gruccia. A seguito dell’accaduto il macchinario è stato sottoposto a verifiche da parte dei tecnici dell’azienda produttrice e ancora non è stato rimesso in funzione e riportato al monoblocco. Dopo quanto accaduto due giorni fa all’anziana della Rsa sottoposta a tampone all'ospedale di Arezzo, Chiassai ha sottolineato: “questo evento dimostra che non esistono macchinari infallibili: né quello di Montevarchi né quello in dotazione della Asl. Mi aspetto che la Asl sblocchi quanto prima il macchinario che la nostra comunità aveva comprato”.

Intanto, l’accertamento che il Coronavirus non è rientrato nell’ospizio consente ora alla Rsa di tornare alla normalità dopo la guarigione di tutti gli ospiti che erano ancora malati. Inoltre adesso potranno rientrare i 14 anziani negativi che per precauzione erano stati trasferiti in una struttura di Foiano della Chiana, la cooperativa che gestisce i servizi potrà riprendere l’attività subentrando ai sanitari della Asl che avevano preso in mano la situazione durante l’emergenza sanitaria e i parenti potranno di nuovo far visita, pur con tutte le precauzioni del caso, ai loro familiari residenti nella casa di riposo.


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