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Attualità mercoledì 16 giugno 2021 ore 14:58

“Serristori declassato”, l’incontro sindaci-Cobas

Sindaci e amministratori con Andrea Calò (Cobas)
Foto di: Paolo Ricci

Fissata per il 22 giugno la riunione tra gli amministratori del Valdarno fiorentino e i delegati del sindacato di base. Pronta la protesta pubblica



FIGLINE INCISA — In attesa che a Reggello si svolgano le primarie del Pd allo scopo di individuare il candidato sindaco dei Democratici (consultazione interna la Pd in programma domenica 20 giugno) è già stata indetta, per la prima data utile, la riunione tra i sindaci del Valdarno Fiorentino e i delegati Rsu del sindacato Cobas, che operano nella Usl Toscana Centro. Sul tavolo della discussione vi è la questione scottante del Serristori, che “da ospedale per acuti con capacità di rispondere in sicurezza all’urgenze – spiegano i Cobas - viene declassato ad ospedale di comunità, con una serie impressionanti di modifiche organizzative, gestionali e assistenziali che mettono definitivamente in crisi la tenuta del servizio sanitario del Valdarno fiorentino”.

L’incontro tra i sindaci e il sindacato di base si svolgerà quindi martedì 22 giugno, alle ore 11, nella sede del palazzo municipale del Comune di Figline Incisa.

Il piano contestato dal sindaco di base, e anche da una fitta rete di associazionismo valdarnese, qualora fosse messo in pratica dalla Regione Toscana, dalla Direzione Generale USL Toscana Centro e con il consenso dei sindaci del Valdarno fiorentino, produrrebbe la soppressione e la sostituzione del Pronto Soccorso H24 in un semplice “Punto di Primo Soccorso" (ovvero un PPS) a gestione del 118, con la chiusura della sub intensiva. “oltre – spiegano i Cobas - al mancato adeguamento delle dotazioni organiche (infermieri, Oss, tecnici sanitari) per le funzioni di competenza, con prioritaria assegnazione di sede di lavoro c/o il presidio stesso, la creazione di un team unico di medici di medicina generale, chirurghi, ortopedici e anestesisti in condivisione con il presidio di Pone a Niccheri, la riallocazione territoriale della Medicina B per la quale viene creata una area dilungo degenza a gestione dei medici di famiglia, la riduzione dell’attività di endoscopia che da servizio aperto sulle 12 ore 6 giorni alla settimana su 7 giorni riaprirebbe solo 2 giorni la settimana solo la mattina, l’abolizione degli interventi chirurgici di ortopedia mentre per la chirurgia generale vengono previsti soltanto interventi programmati e di bassa complessità”.

Secondo il sindacato di base “l’operazione azzererebbe la presenza nelle 12 ore notturne di anestesisti e chirurghi rimanendo nel presidio un professionista medico di medicina generale che dovrebbe preoccuparsi dei pazienti ricoverati nelle due medicine oltre a quelli della chirurgia. Questa operazione di maquillage metterebbe a grave rischio la presa in carico in sicurezza dei pazienti oltre ad esporre i lavoratori ad un perenne rischio clinico professionalmente inaccettabile”.

In attesa dell'incontro del 22 giugno, il sindacato Cobas informa che sta ancora operando "la cabina di regia sociale in previsione di iniziative e mobilitazioni a difesa della natura del presidio ospedaliero Serristori".


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