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Attualità domenica 06 giugno 2021 ore 18:45

Serristori, “Cinque Stelle” all’attacco in Regione

Cinque Stelle stamani in sopralluogo all'ospedale di Figline incontrano i lavoratori

Dopo il sopralluogo di stamani Noferi denuncia la situazione che si è creata all’ospedale di Figline. Il richiamo a Giani: “Ricordi cosa avevi detto?”



FIGLINE INCISA — Dopo il sopralluogo compiuto questa mattina all'Ospedale di Figline, il Movimento Cinque Stelle va all'attacco in Regione per quanto riguarda la situazione che si è creata al Serristori. “Dopo un mese nessuno si è ancora degnato di rispondere alla interrogazione presentata il 6 maggio alla giunta regionale per avere delucidazioni riguardo al destino dell’ospedale Serristori” ricorda Silvia Noferi, consigliera della Regione Toscana del Movimento 5 Stelle “Nella giunta toscana – aggiunge l’esponente pentastellato - non brillano certo di iniziative in campo sanitario né di celerità nel rispondere alle interrogazioni dei consiglieri regionali nella giunta toscana, ma la cosa straordinaria è che non rendono conto nemmeno ai sindaci del loro stesso partito. In più di un’occasione, come sta accadendo per il problema della discarica di Podere Rota, i sindaci del Valdarno hanno evidenziato problemi e criticità, ma dal Palazzo del Pegaso non arriva nessuna risposta”.

“È il caso del Serristori di Figline Valdarno – specifica Noferi - ospedale che, dalla firma dei patti territoriali del 2013 fra ASL, Regione e Sindaci, aspetta ancora la tanto attesa riqualificazione e la promozione ad ospedale di zona di primo livello. Nel frattempo nel concreto, si è assistito al demansionamento della struttura che negli ultimi anni, soprattutto durante la pandemia, ha visto sparire non solo molti macchinari ma anche la sub-intensiva, l’endoscopia, il pronto soccorso, quaranta dipendenti fra operatori sanitari e infermieri, la ricollocazione in altre sedi di due su tre ortopedici mentre la cardiologia, rimasta con un solo specialista ha dovuto ridurre l’attività solo ai ricoverati interni e a poche ore di ambulatorio mentre gli specialisti di area medica sono stati trasferiti in pianta stabile all'ospedale di Santa Maria Annunziata e i posti letto si sono ridotti a 15 dei 180 originari. Una gestione che sembra tutto meno che l’attuazione di quanto concordato nel 2013, con evidenti conseguenze negative sulla popolazione del Valdarno che risente anche dei disagi dovuti al pensionamento di 4 medici di famiglia per i quali non si è programmata per tempo la loro sostituzione”.

“Nel frattempo – insiste la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle - a poche centinaia di metri la struttura privata di Frate Sole prospera e si amplia. Come non ricordare le parole del neo governatore Giani in uno dei suoi primissimi interventi in Consiglio, quando durante le ore peggiori del dilagare della pandemia e della mancanza di posti letto, ammetteva il fallimento della politica di tagli e ridimensionamenti perpetuata da Enrico Rossi, finendo per riconoscere che gli ospedali periferici e la medicina di base sono essenziali per affrontare le emergenze sanitarie? Possibile che le parole servano solo da scudo durante i confronti pubblici, ma a queste non seguano mai i fatti?

Quanto potranno continuare a tirare la corda Giani e i suoi assessori, sia sul piano ambientale che su quello sanitario?”.


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