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Attualità mercoledì 02 giugno 2021 ore 13:03

“Sul Serristori la sindaca ascolti i suoi alleati”

La manifestazione del Comitato per il Serristori
Foto di: Paolo Ricci

Il Comitato per la difesa dell’Ospedale di Figline chiede a Giulia Mugnai di non farsi “complice” del piano predisposto dalla Asl e dalla Regione



FIGLINE INCISA — “La sindaca Giulia Mugnai ascolti con attenzione quella componente della sua maggioranza che le chiede di non accettare a scatola chiusa il cosiddetto Piano per la riorganizzazione post pandemia dell’ospedale Serristori”, proposto qualche giorno fa dalla Regione Toscana e dall’Azienda sanitaria”. Questo l’appello lanciato dal Comitato per il Serristori, il quale sembra prende atto con soddisfazione dell’intervento del gruppo consiliare Per Figline Incisa in Azione “che pur facendo parte della maggioranza ha smascherato l’ambiguità del piano regionale che intenderebbe collocare all’Ospedale di Figline una piccola struttura di primo soccorso, al posto di un normale Pronto Soccorso, regolarmente funzionante nelle 24 ore”.

Il Comitato per Serristori auspica che la posizione espressa dal capogruppo Ciucchi, dal consigliere Gabbrielli e dal responsabile locale di Azione, Giuseppe Mazzara possa davvero far cambiare idea alla sindaca Mugnai, la quale sembrava apprezzare il piano della Regione sul Serristori, come si evince dalle dichiarazioni fatte alla stampa “…. non si può pensare ad altro: non ci sarà più la terapia intensiva né la chirurgia d'urgenza. Parliamo di un Primo soccorso in cui tutte le traumatologie e le patologie più piccole possano essere prese in carico, con numeri e personale adeguati, cosa che non c'era prima della pandemia”.

“Tra l’altro si tratta di un’affermazione non vera – specifica il Comitato - perché al Serristori era precedentemente attivo un Pronto Soccorso H24”.

Secondo il Comitato che da quasi trent’anni si batte per l’ospedale di Figline “questa frase dimostra che la sindaca Mugnai non ha capito o fa finta di non capire, che questo ulteriore depotenziamento segnerebbe di fatto la fine del Serristori come vero e proprio ospedale. Se Giulia Mugnai firmerà la proposta della Asl (che peraltro sostiene di aver già ottenuto il consenso dei sindaci), i posti letto di degenza dei reparti di Medicina passeranno da 43 a 30. Il precedente Pronto Soccorso H24 con sub intensiva, che era in grado di affrontare le emergenze, diventerà da ora in poi un semplice “punto di Primo Soccorso” con gestione affidata alla provvisoria presenza di un medico del 118 (quando non è operativo all’esterno) con gravi rischi per le persone che si presentano in proprio all’ospedale di Figline. Inoltre nel piano della Regione si afferma che le Sale Operatorie, sottoutilizzate fin dalla loro realizzazione, diventeranno ora operative 7 giorni su 7 con 15 posti letto di degenza. Ma chi vigilerà sui pazienti operati nelle ore notturne? Gli infermieri? Questa folle organizzazione porterà ad una ulteriore riduzione di personale e quindi di posti di lavoro (forse per la sindaca di Figline e Incisa e agli altri sindaci valdarnesi non sono abbastanza i posti di lavoro persi fra la Bekaert ed il Serristori negli anni?). È evidente pertanto che non siamo affatto di fronte a un piano di rilancio, bensì al depotenziamento del Serristori, che negli ultimi dieci anni è passato progressivamente da 120 a 70 posti letto, mentre ora vengono ulteriormente diminuiti con una riduzione di personale e la soppressione di molteplici attività mediche e la chiusura di vari servizi”.

Secondo il Comitato per il Serristori si tratta di una strategia perseguita con un vero accanimento politico-burocratico, tant’è che pochi mesi fa è stata approvata alla chetichella una delibera con la quale si è deciso che: a) Il Serristori non è più classificato “Ospedale di Prossimità”, come nel precedente Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR), ma “Presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata” (in base a quali criteri il Valdarno è considerato disagiato?). b) Con la delibera di approvazione del “Piano operativo di Area Vasta Centro”, l’Ospedale Serristori è definito “Stabilimento dell’Ospedale Santa Maria Annunziatadi Bagno a Ripoli Firenze”. c) Con la stessa delibera l’ospedale Serristori non è più definito presidio con Pronto Soccorso”, ma un presidio con ‘funzione’ di pronto soccorso”.

Infine il Comitato Per il Serristori, vista la discussione avviata all’interno della maggioranza che guida il Comune di Figline Incisa, torna ad auspicare “che la sindaca Mugnai e il suo partito capiscano finalmente che la popolazione sta chiedendo una radicale inversione di rotta, a salvaguardia del ruolo imprescindibile del Serristori, come Ospedale per acuti”.


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