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Attualità martedì 01 giugno 2021 ore 09:45

Serristori, Azione: “Vogliamo il Pronto Soccorso”

Mazzara, responsabile di "Per Figline Incisa in Azione"

La componente di maggioranza al Comune di Figline Incisa rifiuta l’idea di un semplice “primo soccorso” avanzata dall’Asl. E ne spiega il motivo



FIGLINE INCISA — Tra i partiti di maggioranza che sorreggono la giunta guidata dalla sindaca Giulia Mugnai, c’è chi chiede una modifica del piano di riorganizzazione dell’Ospedale di Figline presentato dalla Regione Toscana e dall’Azienda Sanitaria Toscana Centro. Proprio una recente nota della Asl sembrava dare per scontata l’approvazione del Piano di riorganizzazione del Serristori da parte dei sindaci valdarnesi; invece la nota diffusa da Azione fa capire che il Piano va rivisto almeno nella parte che riguarda il Pronto Soccorso. Gli uomini di Calenda che fanno parte della maggioranza al Comune di Figline - pur apprezzando la volontà e espressa dai vertici regionali per un “rilancio del ruolo del Serristori” – in concreto chiedono che al Serristori sia operativo un vero e proprio Pronto Soccorso e non un semplice Primo Soccorso.

“La recente presa di posizione dell’Assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini, per presentare la proposta di riorganizzazione dell’Ospedale Serristori, lascia presagire che il processo partecipativo per definire la sottoscrizione di un’intesa fra Regione, ASL e Comuni del Valdarno Fiorentino è stato avviato e che, per il Serristori, si avvicinano i giorni della verità” premettono gli esponenti di Per Figline Incisa in Azione: Giuseppe Mazzara, responsabile territoriale del partito di Carlo Calenda, il Capogruppo consiliare Umberto Ciucchi e il consigliere comunale Fabio Gabrielli, i quali evidenziano e apprezzano peraltro, il passaggio in cui l’assessore regionale Bezzini definisce il ruolo del Serristori come “fondamentale nell’emergenza sanitaria che ha consentito di supportare tutto il sistema ospedaliero fiorentino” e come “il suo rilancio sia essenziale per la zona sud-est della Toscana”.

“Tali affermazioni – sottolineano Mazzara, Ciucchi e Gabrielli – indurrebbero a ritenere che si abbia l’intendimento politico di invertire una tendenza che ha visto, particolarmente negli ultimi sei-sette anni, il costante depotenziamento del Serristori, ma tutto ciò potrà essere appurato solo quando saranno esplicitate e chiarite, alla luce del sole, le sue reali funzioni ospedaliere ed è su queste che ci permettiamo di avanzare le nostre osservazioni: 1) se è vero, e non abbiamo motivo per dubitarne, che i reparti di Medicina e Chirurgia, rispettivamente con 30 e 15 posti letto disporranno della presenza di un medico di guardia anche per le ore notturne in entrambi i reparti, essi dovranno necessariamente, essere supportati da almeno 3/4 posti letto di “Osservazione breve di Terapia Sub-intensiva da collocarsi nell’area della Sale Operatorie o nell’adiacenze del Pronto Soccorso; 2) considerando come in orario notturno sarebbe già assicurata la presenza di un Medico, di un Chirurgo e di un Anestesista ne conseguirebbe che, con la sola aggiunta di un Medico di Pronto Soccorso si tornerebbe a restituire al Pronto Soccorso un livello di prestazioni e di risposte ai cittadini valdarnesi nelle 24 ore che non siano solo ascrivibili ad accessi di Primo Soccorso, così come si evince dalle parole dell’assessore Bezzini; 3) con i reparti di Medicina e Chirurgia funzionanti a “pieno regime”, con i letti di Sub-intensiva e conseguentemente con un Pronto Soccorso H24, gli orari di Radiologia dovrebbero essere adeguati ad una organizzazione H24”.

“Per Figline Incisa in Azione – proseguono Mazzara, Ciucchi e Gabrielli - ritiene che si debba affrontare la discussione e il confronto sul futuro del Serristori non solo sul piano tecnico sanitario, ma anche su quello politico. Per questo ordine di ragioni: se i reparti di Medicina e Chirurgia del Serristori serviranno per curare solo le piccole patologie vorrà dire che pressappoco, ci troviamo di fronte alla stessa “fuffa” propinataci in questi ultimi anni e allora, dei medici di notte non vi sarebbe probabilmente, alcuna necessità. Oppure, se veramente la Regione e l’ASL vogliono davvero (come asseriscono), reparti e sale operatorie efficienti ed operanti “a pieno regime”, allora, non si può prescindere dalla dotazione di letti di Sub-intensiva che, con l’aggiunta di un Medico consentirebbero al Pronto Soccorso l’estensione di una apertura H24 e il ripristino di funzioni essenziali per gli accessi di media-bassa intensità di cura”.

“È esattamente questo - concludono Mazzara, Ciucchi e Gabrielli - ciò che riteniamo debba essere richiesto con forza a Regione ed ASL per riportare l’Ospedale del Valdarno Fiorentino al livello delle prestazioni congrue a soddisfare i bisogni dei cittadini. Il nostro territorio ha bisogno di un Ospedale con un Pronto Soccorso di 1° livello e non di un Primo Soccorso”.


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