Attualità mercoledì 09 luglio 2025 ore 13:18
Riqualificazione del Villaggio Minatori: ci siamo

Saranno completati i lavori su 23 alloggi. Restyling energetico e rigenerazione degli spazi pubblici e collettivi nel quartiere di Ponte alle Forche
VALDARNO — Si avviano alla conclusione gli interventi di efficientamento energetico e riqualificazione degli spazi pubblici del complesso residenziale “Villaggio Minatori” in via Minatori 35 a San Giovanni Valdarno. Il progetto, realizzato con un finanziamento di 3.050.000 euro nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) attraverso il fondo complementare, ha interessato 23 alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale, distribuiti in cinque edifici: quattro torri e un corpo in linea.
L’obiettivo dell’intervento, realizzato da Arezzo Casa in qualità di ente attuatore, è stato duplice: da una parte migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, dall’altra ripensare e valorizzare gli spazi comuni per incrementare la qualità dell’abitare, favorire la socialità tra residenti e rafforzare il senso di comunità.
Il progetto è stato presentato questa mattina in conferenza stampa dal sindaco Valentina Vadi, dall’assessore alle politiche per la casa Laura Ermini, dal presidente di Arezzo Casa Lorenzo Roggi, dal direttore di Arezzo Casa Fabrizio Raffaelli e dal responsabile dei servizi sociali del comune di San Giovanni Valdarno Gabriele Rossi. Presenti inoltre il rup Daniela Frullano, responsabile ufficio tecnico nuove costruzioni recupero e patrimonio, l’architetto Daniela Sestini e l’ngegnere Niccolò Stolzuoli. Nel pomeriggio, alle 18, gli interventi saranno presentati anche ai residenti e all’intera cittadinanza proprio nello spazio esterno del villaggio Minatori.
Dal punto di vista energetico, i lavori hanno riguardato l’installazione di un nuovo sistema di isolamento a cappotto con materiali moderni e maggiore spessore rispetto al precedente, la sostituzione degli infissi con nuovi serramenti in Pvc e la coibentazione dei cassonetti. È stato inoltre isolato il sottotetto e sono stati rinnovati gli impianti termici con caldaie a condensazione ad alta efficienza e valvole termostatiche. Per migliorare il comfort estivo, sono stati installati sistemi multisplit per la climatizzazione, con unità esterne in copertura e tubazioni integrate nella nuova struttura. I fabbricati sono stati inoltre dotati di nuovi sistemi fumari collettivi esterni, realizzati nel rispetto delle normative vigenti.
Parallelamente agli interventi sugli edifici, si è proceduto a una profonda riqualificazione degli spazi pubblici e collettivi. Sono state demolite le murature di separazione in calcestruzzo che frammentavano il comparto, restituendo continuità, accessibilità e apertura agli spazi. La corte interna è stata completamente ripavimentata con autobloccanti colorati e arricchita con nuove aree verdi, gazebo, panchine e tavoli. Il nuovo parcheggio esterno, pavimentato tipo “garden” e dotato di tettoie fotovoltaiche, consente di eliminare il traffico veicolare interno, garantendo maggiore sicurezza per i pedoni.
“L’importante intervento di efficientamento energetico e riqualificazione degli spazi pubblici dell’Erp Villaggio minatori nel quartiere di Ponte alle Forche Porcellino – dichiara il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi – rappresenta un investimento strategico reso possibile da un finanziamento Pnrr di oltre 3 milioni di euro, assegnato al nostro Comune dall’assemblea di Arezzo Casa nel 2023. Dopo la gara e l’individuazione dell’impresa esecutrice, i lavori sono iniziati e oggi siamo particolarmente soddisfatti del risultato ottenuto. Si tratta di edifici che da moltissimi anni non avevano beneficiato di interventi strutturali significativi, versando in condizioni di degrado. Grazie alle risorse Pnrr siamo riusciti a restituire dignità, sicurezza e qualità dell’abitare. È un ulteriore passo nel percorso di riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica del nostro Comune, che si aggiunge a quanto già realizzato all’Erp di Cetinale, dove numerosi appartamenti sono stati ristrutturati, e agli interventi in programma da parte di Arezzo Casa, nei ‘Casoni’ di Ponte alle Forche. Si tratta di una risposta concreta, di grande rilevanza sociale, per tante famiglie e persone in difficoltà economica. La nostra volontà è quella di garantire un’offerta abitativa pubblica che sia non solo accogliente e dignitosa, ma anche di qualità. Ringrazio Arezzo Casa – il presidente, il direttore e tutto l’ufficio tecnico – con cui, in questi anni, abbiamo costruito una collaborazione solida e proficua.”.
Nell’area verde a est degli edifici a torre è stato realizzato un “percorso della salute” attrezzato con strumenti ginnici adatti a tutte le età, pannelli informativi e un impianto di irrigazione.
Le recinzioni delle aree private e collettive sono state sostituite con nuove strutture in rete a maglia sciolta e siepi di alloro selvatico.
L’intervento ha riguardato anche l’aspetto architettonico dei fabbricati: le vecchie pensiline sono state sostituite con nuove coperture trasparenti a protezione degli ingressi, le facciate sono state tinteggiate con colori differenziati per rendere riconoscibili i blocchi abitativi, e nei ballatoi e nei resedi privati dell’edificio in linea sono state installate pergole bioclimatiche in alluminio.
“Siamo convinti – commenta che investire nell’edilizia residenziale pubblica significhi investire nella coesione sociale, nella giustizia e nella dignità. La casa non è soltanto un bene materiale, è un diritto fondamentale, riconosciuto dalla nostra Costituzione e sancito da principi europei, che ci impegniamo a tutelare con forza. È nella casa che si costruisce la stabilità delle famiglie, la crescita dei figli, la serenità delle persone anziane. Ecco perché questi interventi non sono solo cantieri, ma sono simboli di una comunità che si prende cura di tutti i suoi membri. Dobbiamo però essere chiari: se da un lato questi fondi straordinari del PNRR ci hanno consentito di muovere passi significativi, dall’altro rimane evidente che servono maggiori risorse, sia statali che regionali, per il recupero e la valorizzazione di un patrimonio immobiliare pubblico che, in troppi casi, è datato, vetusto e bisognoso di cure continue. Non possiamo permettere che la casa pubblica venga considerata un bene di serie B: occorre pianificare con continuità investimenti strutturali e non emergenziali, per garantire un livello di qualità abitativa degno di una società civile moderna. La Toscana, in questo senso, ha già fatto molto, ma serve uno sforzo ulteriore: dobbiamo affrontare il tema del diritto alla casa come una priorità politica, economica e culturale. Solo così potremo offrire ai nostri cittadini risposte adeguate, soprattutto alle fasce più fragili, e restituire dignità e futuro a quartieri che rappresentano la memoria e l’identità delle nostre comunità”.
Il progetto e la direzione lavori sono stati curati da un raggruppamento di professionisti aretini: l’ingegner Gianni Stolzuoli, , l’architetto Daniela Sestini, l’ingegner Niccolò Stolzuoli, l’ingegner Riccardo Valdarnini e il geometra Eugenio Mazzoni. I lavori sono stati realizzati dall’impresa Corbo Group Spa., con sede a Sessa Aurunca (Caserta), nel periodo compreso tra giugno 2023 e luglio 2025, nel rispetto delle tempistiche previste dal Pnrr, che stabilisce la conclusione dei collaudi entro marzo 2026.
La riqualificazione del “Villaggio minatori” rappresenta un importante passo avanti nel percorso di rigenerazione urbana del Comune di San Giovanni Valdarno, non solo per la qualità architettonica e ambientale degli interventi, ma anche per la loro ricaduta sociale e culturale. Un progetto che guarda al futuro, con l’ambizione di costruire spazi più inclusivi, sostenibili e accoglienti per la comunità.
"Questa è la dimostrazione che quando arrivano le risorse, siamo in grado di rispondere alle necessità manutentive dei nostri alloggi, prendendoci cura di chi ci vive dentro." Il presidente di Arezzo Casa Lorenzo Roggi ribadisce poi la drammatica carenza di fondi. "E' evidente che con i soli affitti percepiti (il canone medio si aggira sui 110 euro) sia impossibile portare avanti la mission di Arezzo Casa. Opere così importanti ed impattanti sono sostenibili solo grazie a finanziamenti straordinari, come in questo caso. Sono ormai al mio sesto anno di presidenza, e fin dal mio insediamento ho sempre ribadito la necessità di linee di finanziamento straordinario che possano sostenerci, in questo cammino così difficile. Oggi, per l'ennesima volta, dimostriamo a tutti che, quando i soldi ci sono, li spendiamo, bene e nei tempi previsti".
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