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Attualità mercoledì 10 febbraio 2021 ore 15:38

Ampliamento discarica: “Le associazioni dicano no”

lettera

Alcuni sindaci della vallata hanno scritto a vari enti locali perché sostengano la battaglia su Podere Rota: “Vogliamo un Valdarno sostenibile”



VALDARNO — La lettera è stata inviata a Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Coldiretti, Cia, Slow Food, Lega Ambiente Valdarno, ma l’appello è rivolto a tutte le realtà produttive e associative della zona. Perché si esprimano contro l’ampliamento della discarica di Terranuova così come richiesto alla Regione dal gestore Csai.

Mittente – o meglio mittenti – sono alcuni sindaci del territorio: Benini, Botti, Cacioli, Degl’Innocenti, Neri, Vadi, rispettivamente primi cittadini di Bucine, Loro, Castelfranco-Piandiscò, Cavriglia, Laterina-Pergine e San Giovanni hanno scritto una lettera aperta congiunta affinché le associazioni di categoria del commercio, dell’artigianato, della industria e quelle agro alimentari e ambientaliste si schierino “a fianco di istituzioni e cittadini, partecipino all’inchiesta pubblica e inviino le osservazioni al progetto per fermare “l’adeguamento volumetrico” della discarica”, impianto per cui, invece, era prevista la chiusura proprio quest'anno.

Ricordando le iniziative prese negli ultimi anni per l’area, i sindaci sottolineano: “Noi vogliamo un futuro di sostenibilità ambientale per il nostro territorio, vogliamo investire nel turismo d’arte e nel turismo paesaggistico e non possiamo pensare che il Valdarno debba essere destinato, invece, ad accogliere i rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalla Toscana e da tutta Italia”. 

Gli amministratori ricordano che la società Csai che gestisce l’impianto di smaltimento dei rifuti di Podere Rota “ha inviato formale richiesta alla Regione Toscana per ottenere l’autorizzazione ad ampliare il sito destinandolo a discarica per rifiuti speciali non pericolosi. Il progetto, con un investimento di 24 milioni di euro, prevede un allargamento dei volumi attuali pari a 800 mila metri cubi che porterebbe ad intensificare il flusso dei rifiuti, provenienti da tutta la Regione e da tutto il territorio nazionale. Il 21 gennaio scorso la Regione Toscana ha dato avvio al Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (Paur) nonostante la vicenda relativa alla potenziale contaminazione del sito, messa in evidenza dalla relazione di Arpat Arezzo nel settembre 2020, non fosse ancora stata chiarita.

Particolare di non poco conto – si legge nella lettera – è che l’ampliamento richiesto va a modificare sostanzialmente la finalità della discarica che da sito di interesse pubblico per i rifiuti urbani diventerà sito di conferimento privato per i rifiuti speciali non pericolosi”. E nonostante il sito ricada nel Comune di Terranuova, “tutto andrà nella direzione dell’abitato di San Giovanni – sottolineano i sindaci - e con una estensione temporale che arriverà al 2027, ma che, senza dubbio alcuno, getterà le premesse perché alla data del 2027 si proceda a chiedere ulteriori ampliamenti chissà fino a quando e per quanto tempo ancora”. 


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