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Attualità mercoledì 27 gennaio 2021 ore 18:35

Discarica, Monni: “Non alimentare confusione”

L'assessore regiona Monni e il sindaco Vadi
L'assessore regiona Monni e il sindaco Vadi

Sul provvedimento autorizzativo all’ampliamento di Podere Rota l’assessore regionale a Vadi: “Atto avviato come da legge, ok al dibattito pubblico”



SAN GIOVANNI — La sindaca, ieri, si era detta “stupita” dalla Regione. L’assessore regionale, oggi, replica dicendo non bisogna “alimentare confusione”. Schermaglie tra le righe si leggono negli interventi di Valentina Vadi e Monica Monni. Al centro del dibattito incrociato la discarica di Podere Rota.

La prima cittadina di San Giovanni – contraria all’ampliamento dell’impianto così come richiesto dal gestore alla Regione che dovrà esprimersi tecnicamente nel merito – non ha ben accolto la notizia che l’ente toscana ha avviato, pochi giorni fa, il Paur, il provvedimento autorizzativo unico regionale, per il progetto presentato dalla società Csai-Valdarno Ambiente. “L’avvio del procedimento da parte della Regione Toscana ci coglie di sorpresa – aveva detto ieri la sindaca di San Giovanni – perché ancora non è stata chiarita la vicenda relativa alla potenziale contaminazione messa in evidenza dalla relazione di Arpat Arezzo nel settembre 2020”. Non solo, Vadi aveva chiesto alla Regione di autorizzare un’inchiesta pubblica, cioè un dibattito sulla questione discarica per poter coinvolgere la popolazione valdarnese tutta, non solo i cittadini di Terranuova e San Giovanni, comuni su cui insiste Podere Rota. L’assessore all’ambiente Monni aveva dato la sua disponibilità ma – secondo quanto evidenziato da Vadi – finora non si è saputo nulla.

La replica di Monni non si è fatta attendere. Ed oggi è arrivata una sua nota sulla questione. L'assessore all'ambiente ha replicato “ribadendo la volontà di non alimentare confusione e di garantire la massima partecipazione delle comunità interessate” si legge nell’introduzione al suo intervento. “Quello che sto leggendo sulla stampa in questi giorni - commenta - merita un chiarimento per evitare di generare un’inutile e dannosa confusione. Rispetto all’istanza di ampliamento per rifiuti speciali della discarica, il fatto che sia stato avviato il procedimento autorizzativo non è un elemento nuovo, bensì un fatto noto a tutti. Nello specifico il procedimento è stato avviato, come previsto dalla legge, successivamente alla verifica della cosiddetta 'completezza documentale'. A questo fine, rispetto all’istanza presentata dalla Società Valdarno Ambiente, è utile ricordare come gli uffici regionali abbiano chiesto integrazioni al proponente per ampliare i Comuni potenzialmente interessati dagli impatti. Nello specifico: Figline Incisa Valdarno, Castelfranco Piandiscó, Loro Ciuffenna, Montevarchi e Cavriglia”.

“Quanto alla presunta mancata risposta ad una lettera della sindaca di San Giovanni del 2 dicembre - aggiunge Monni - è utile ricordare che si è tenuta una riunione il 4 dicembre, come detto dalla stessa sindaca, in cui ho assunto il preciso impegno di assicurare la massima partecipazione possibile delle comunità attraverso l’attivazione dello strumento dell’inchiesta pubblica. Su questo mi preme chiarire che, da tempo, ho dato mandato agli uffici regionali e a breve finalizzeremo l’attivazione attraverso apposita delibera di giunta regionale. Come normale ogni procedura richiede fisiologici tempi tecnici”.

Sul tema del presunto inquinamento Monni ribatte che “Arpat sta conducendo verifiche che troveranno spazio per il necessario approfondimento all'interno del complesso iter autorizzativo previsto. L'obiettivo, nel caso in cui fosse confermata la presenza di inquinanti, è l'individuazione e l'interruzione della fonte, oltre all'individuazione dei responsabili che dovranno procedere alla bonifica laddove fosse necessario. Non ho intenzione - conclude - di sottrarmi a nessun impegno rispetto a quelli che ho assunto con i sindaci, a partire dall’assicurare la massima partecipazione possibile delle comunità locali”.


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