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Attualità domenica 01 novembre 2020 ore 13:50

“Dopo l’epidemia il Serristori non esisterà più”

Roberto Grandis, consigliere comunale M5S a Reggello

Dal Movimento 5 Stelle accuse alla Asl e agli amministratori regionali e comunali. “Colpo di grazia con la chiusura dei reparti e del pronto soccorso”



REGGELLO — Roberto Grandis, consigliere del Movimento 5 Stelle al Comune di Reggello, è sicuro: gli ultimi provvedimenti presi da Paolo Morello Marchese, direttore generale della Asl Toscana Centro, segnano “La fine del Serristori”. Per il rappresentante pentastellato “il colpo di grazia” per l’ospedale di Figline è rappresentato dalla decisione di togliere il pronto soccorso e chiudere anche uno degli ultimi reparti ancora aperti “così alla fine di questa pandemia del Serristori non sarà rimasto più niente”. Per il consigliere dei Cinque Stelle si sarebbe dovuto invece potenziare l’Ospedale di Figline come No Covid, per curare le altre patologie.

“Si fa propaganda comunicando che lo rilanciano per il covid19, ma quale rilancio? – si chiede Grandis - Con quali attrezzature? Con quali e quanti infermieri esperti di terapia intensiva e sub intensiva?”.

Sono numerose le accuse politiche rivolte dal consigliere comunale di Reggello all’Azienda sanitaria “Nel momento in cui il Covid 19 sta riprendendo campo, voi togliete il pronto soccorso e convogliate tante persone in quelli più affollati, creando di fatto un elevato grado di rischio al contagio di pazienti sani. Complimenti”.

“Avete cambiato direttore d'orchestra in Regione ma la musica resta la solita – continua Grandis - finché c'è Morello alla direzione delal Asl la linea resta la stessa. State levando sevizi essenziali come il pronto soccorso, per trasformare la struttura di Figline in una più redditizia Rsa. E in questo modo si toglie una struttura che poteva fare ombra ad un'altra clinica della zona, che guarda strano è privata, e intasca milioni di euro in convenzioni. A pensar male si fa peccato, ma si sbaglia di rado”.

“Mentre i sindaci son contenti della mossa di quella governance che volevano cambiare neanche tre mesi mesi fa, ora la Sindaca Mugnai chiede garanzie” conclude Grandis “Scusi Mugnai, ma pare che negli ultimi anni le uniche garanzie avute sono che, come primi cittadini, contate meno del due di picche. D'altronde una volta raggiunto lo scopo o scranno perché impegnarsi per un ospedale di cui non vi siete mai interessati ed esposti seriamente a parte con comunicati e comparsate di facciata?”.


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