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Attualità mercoledì 08 settembre 2021 ore 18:00
Pochi bus, Reggello è isolata: sale la protesta
Scarse e in orari “assurdi” le corse del trasporto pubblico dirette a Figline. Con l’inizio delle scuole il problema si aggraverà
REGGELLO — Le corse sono poche e quelle che ci sono coprono un arco orario che non coincide con le esigenze dei pendolari – lavoratori e soprattutto studenti – che devono raggiungere la stazione di Figline per prendere il treno. Reggello è isolata.
La questione viene di nuovo sollevata dai cittadini del paese alla vigilia della riapertura delle scuole e ora che i ragazzi del territorio devono ricominciare a spostarsi per raggiungere gli istituti superiori del Valdarno, della Valdisieve, di Bagno a Ripoli o Firenze. Il problema esiste da tempo ma rischia di aggravarsi nelle prossime settimane se non verranno presi provvedimenti: lo sottolinea con forza la signora Barbara il cui appello è stato raccolto dal Movimento 5 Stelle di Reggello che si attiverà per cercare di risolvere la questione.
La cittadina – mamma di un ragazzo che frequenta le scuole superiori – evidenzia le incongruenze della rete Tpl “con corse ad orari assurdi ed inutili”. In pratica chi non possiede un’auto è praticamente isolato dal resto della vallata.
Un esempio pratico? Chi deve prendere il treno a Figline alle 7,17 per andare a Firenze ha solo due autobus a disposizione che partono da Reggello - via Montanino - alle 6,10 (arrivo alle 6,30) o alle 6,55 (arrivo 7.25). Peggio ancora per il ritorno. I ragazzi, ad esempio, che frequentano un istituto a Firenze Nord arriveranno a Figline o alle 14,29 o alle 15.29 (in base all'uscita da scuola alle 13 o alle 14) e fino alle 18 non ci sono pullman per Reggello. Una situazione che comporta ovvi problemi per gli studenti ma anche per le loro famiglie, non tutti possono “scarrozzare” i figli da e per la stazione figlinese.
Ricordando che è obbligatorio andare a scuola fino ai 16 anni la cittadina reggellese rimarca che “i nostri ragazzi hanno diritto a studiare esattamente come quelli di Firenze o altri Comuni. Ma certo il problema dei trasporti è disincentivante. Non vengono assolutamente aiutati nella loro "migrazione", dato che non vi sono sufficienti mezzi e corse”.
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