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Attualità martedì 31 marzo 2020 ore 12:17

Ospedale Serristori, interpellanza alla sindaca

Naimi (Cinque Stelle) e Simoni (Liste civiche)

Dopo il trasferimento degli anestesisti, i consiglieri Simoni e Naimi chiedono a Giulia Mugnai cosa intende fare per assicurare le cure ai ricoverati



FIGLINE E INCISA — “Il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio”. Con questa premessa due consiglieri comunali di Figline e Incisa, Cristina Simoni (Liste civiche per Figline e Incisa) e Lorenzo Naimi (Movimento Cinque Stelle) hanno presentato una interpellanza alla sindaca Giulia Mugnai per sapere cosa intenda fare. “Per far sì che venga sanata la situazione che si è determinata al Serristori in modo che ai cittadini ricoverati all’ospedale di Figline siano assicurate tutte le cure necessarie, senza dover ricorre ad altre strutture ospedaliere, tra l’altro già interessate da casi di Covid 19”.

L’interpellanza presentata da Cristina Simoni e Lorenzo Naimi prende spunto da quanto evidenziato più volte da alcune organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Cobas) che nei giorni scorsi hanno diffuso documenti per segnale i problemi che si sono creati all’Ospedale di Figline, non solo per la chiusura del Pronto Soccorso in orario notturno, ma anche per il trasferimento di alcuni medici anestesisti in altre strutture, nell’ambito dell’emergenza coronavirus.

Secondo quanto riportato dai sindacati e anche dal Comitato per il Serristori, la mancanza di anestesisti pregiudica “il funzionamento degli indispensabili servizi sanitari di diagnostica radiologica, endoscopia digestiva, cardiologia, e anche attività oncologica, proprio perché a causa della mancanza del medico anestetista non potranno essere effettuate, trasfusioni di immunoglobuline, chemio terapia, biopsie oncologiche”.

I due consiglieri comunali di opposizione, considerato che il numero dei posti letto al Serristori è stato aumentato nelle settimane scorse, proprio per ospitare altri pazienti non affetti da nuovo coronavirus, chiedono che la riorganizzazione delle strutture ospedaliere per affrontare l’epidemia non debba avvenire “a discapito dei malati ricoverati negli ospedali per patologie non legate al Covid-19”. E quindi si sono rivolti ufficialmente a Giulia Mugnai per sapere cosa intenda fare per risolvere la situazione che si è determinata all’Ospedale di Figline.


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