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Attualità giovedì 10 giugno 2021 ore 11:03

Grandis “Reggello dica no all’Holding dell’acqua”

Grandis, consigliere Movimento Cinque Stelle a Reggello

“Gli utili ed i proventi resteranno in mano alle società private” dice il consigliere del Movimento Cinque Stelle “tradito il referendum 11 anni fa”



FIGLINE INCISA — Roberto Grandis, consigliere Comunale M5S a Reggello, esprime la contrarietà del Movimento 5 Stelle alla costituzione di una Holding per la gestione delle partecipazioni societarie in Publiacqua Spa. “La delibera – spiega Grandis – che è stata accolta in pieno dalla maggioranza della nostra Amministrazione, prevede la gestione dei servizi pubblici in mano a soggetti privati e demanda alla Holding Spa il potere decisionale, sancendo l’impossibilità per i piccoli comuni, come il nostro, di gestire la cosa pubblica, demandando pieni poteri ai grandi comuni come Firenze, Prato e Pistoia”.

Tutto ciò, secondo il rappresentante pentastellato, è pretestuoso e incurante dell’espressione di un Referendum di oltre 11 anni fa, che decretava la piena volontà popolare di tornare ad avere una reale gestione pubblica dell’Acqua. “E come al solito nessun riferimento alla ripartizione totale o integrale degli utili che possa auspicare una riduzione delle spese in bolletta per i cittadini, tenuto presente che gli utili ed i proventi resteranno in mano alle società private”.

“A tutto questo ci opponiamo fermamente – dicono i Cinque Stelle - ritenendo fondamentale che ogni comune, grande o piccolo che sia, debba avere peso e potere equivalente, sia nella gestione delle spese che nel beneficiare di entrate. Voteremo no alla delibera, nel rispetto delle battaglie combattute dal M5S fin dalla sua nascita sul tema acqua pubblica, ma soprattutto per evitare lo scempio di lasciare alle future generazioni un altro vergognoso sistema. A niente possono servire le varie spiegazioni date dai sindaci per farci credere che un domani stando all'interno della società si possa cambiare il metodo di gestione”.

“Vorrei ricordare a tutti quei sindaci – aggiunge Grandis - che chi decide non sono loro, ma quelli sopra a loro, la Toscana va avanti da decenni con continue nomine in tutte le società municipalizzate pubbliche e incarichi dirigenziali di persone incompetenti in molti ruoli, ma vicini agli interessi del partito. Quello che viene dichiarato da personaggi come presidenti di Regione e Assessori spesso è disatteso nei fatti”.

Secondo il Movimento Cinque Stelle con questa operazione al 2024 avremo già una holding pronta ad entrare in borsa con gestione "pubblica" e avverrà tramite un bando concesso la gestione a società privata, “cosa che nella storia di questa regione spesso è cucito su società formate ad hoc da persone vicine e sostenute dagli interessi di Partito. In consiglio ci hanno detto che dovremo spiegare ai nostri elettori il nostro voto contrario e che siamo già in campagna elettorale, non ho riferito le risposte delle persone a cui ho parlato di questi atti da votare perché l'aula non è il luogo per certe parole, ma posso dire che nel 2024 dovranno loro spiegare come hanno fatto a credere di nuovo in una scatola cinese che prenderà i profitti e continuerà a dare un servizio mediocre a prezzi elevatissimi che influisce spesso sull'economia delle famiglie. Ci opporremo in tutti i luoghi istituzionali possibili per fermare questa ennesima delegittimazione dell’espressione al 92% dei cittadini al referendum”.


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