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Attualità domenica 02 maggio 2021 ore 18:05

Regione contro Comune, tocca a tecnici e avvocati

Giulia Mugnai, sindaco del Comune di Figline e Incisa

L’Amministrazione comunale ha provvedute in questi giorni a compire gli atti ufficiali per far fronte ad una lunga vicenda che si protrae dal 2014



FIGLINE E INCISA — L’Amministrazione comunale di Figline e Incisa in questi giorni ha provveduto a compiere gli atti ufficiali per far fronte ad alcune contestazioni che risalgono addirittura al 2014, quando, come spiega lo stesso Comune “nell'ambito dei lavori - Lotto I - della Cassa di espansione Pizziconi, si era registrato un incremento di spesa gravante sulla Regione Toscana, finanziatrice dell'opera”.

La stessa Amministrazione municipale spiega che “tale aumento dei costi si evinceva da una relazione che il Commissario per l'attuazione del lotto aveva inviato all'Amministrazione regionale e pareva ricondotto ad un'omessa verifica in fase progettuale, da parte del Comune di Figline e Incisa Valdarno, della caratterizzazione delle aree, che avrebbe comportato un forte rallentamento dei lavori e l'impossibilità di stralciare l'area da bonificare individuando altre soluzioni progettuali”.

Sempre nel settembre 2014 la Regione Toscana aveva messo in mora il Comune il Comune di Figline e Incisa, il quale “con nota a firma della Sindaca Giulia Mugnai, aveva replicato rigettando ogni addebito”.

A questo punto il Comune valdarnese, con due atti distinti, ha adottato un paio di provvedimenti conseguenziali, poiché nel frattempo “non essendo state accolte le istanze avanzate, l’impresa ha convenuto, con atto di citazione, il Comune di Figline e Incisa Valdarno avanti al competente Tribunale di Firenze. L’Amministrazione comunale si è costituita nel giudizio”.

Quindi il Comune ha preso atto che il giudice del Tribunale di Firenze – sezione imprese - nell’aprile del 2019 ha disposto l’avvio di un procedimento di mediazione. A fronte di ciò lo steso giudice ha ritenuto necessario chiedere “una consulenza specialistica per la verifica della correttezza delle riserve, con evidenziazione della loro tempestività e della eventuale duplicazione di voci, nonché per la quantificazione dei costi sostenuti dall’appaltatore, da operare sulla base di quanto risulta dai registri e dalla contabilità di cantiere, considerando altresì l'impegno di personale e di macchinari necessario ad eseguire le opere realizzate nel tempo intermedio tra la prima consegna parziale e l’ultima”.

Come atto conseguente il Comune di Figline e Incisa, proprio nelle scorse settimane, ha impegnato la somma 13.214,80 Euro in favore del CTU nominato dal Tribunale di Firenze.

Ma il Comune non si è limitato a questo passaggio, infatti “considerato il tempo trascorso e accertata l'imminenza della prescrizione dei termini per eventuali addebiti da formulare nei confronti di alcuni soggetti terzi incaricati dal Comune di varie attività per i lavori” ha valutata positivamente la necessità di richiedere un'assistenza legale tesa allo studio della vicenda “ai fini dell'eventuale contestazione in via stragiudiziale di profili di responsabilità dei terzi, originati dalla contestazione a suo tempo ricevuta dalla Regione Toscana”.


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