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Attualità giovedì 01 luglio 2021 ore 13:30

“Quasi 3 Euro al chilo”, il ponte dopo trent’anni

Il ponte Baley gittato nel 1994 nei pressi di Figline

Scadrà fra 5 anni la convenzione tra il Comune e l’Esercito per l’affitto del ponte Bailey gittato nel ’94 per l’attraversamento del borro del Cesto



FIGLINE E INCISA — Nei giorni scorsi il comando logistico “Trasporti e Materiali” dell’Esercito italiano ha comunicato al Comune di Figline e Incisa l’aggiornamento annuale del canone che l’Amministrazione municipale valdarnese deve pagare per l’anno 2021. Si tratta di un canone dovuto a fronte della cessione temporanea del ponte Bailey che è stato gittato in località Borro al Cesto, nei pressi di Figline. Nel 2021 il costo del cosiddetto “Ponte di ferro del Cesto” è di quasi 3 Euro al chilo. “Per il periodo di rivalutazione da maggio 2020 a maggio 2021 – specifica il Comando logistico - l’importo viene determinato nella misura del 2% del prodotto tra peso globale del manufatto e prezzo medio attualizzato, pari ad € 2,83/kg. Pertanto il canone dovuto per l’anno in corso risulta pari ad Euro 1.212,32”.

Il ponte Bailey è lì da quasi 27 anni in base ad una convenzione, già rinnovata una prima volta nel 2016, sottoscritta dal Comune con la Regione Militare Tosco-Emiliana. Il “ponte di ferro” si trova in una zona non lontana da Figline, a seguito degli eventi alluvionali che nell’ottobre del 1993 colpirono la Toscana e anche una parte consistente del Valdarno.

All’epoca l’esondazione del torrente Cesto, avvenuta nei pressi della località "Madonna del Cesto", provocò 28 anni fa il crollo del ponte in muratura che scavalcava l’omonimo torrente. All’epoca fu adottata una soluzione che, almeno nelle intenzioni, doveva essere “provvisoria” allo scopo di ripristinare la viabilità e i collegamenti con le case sparse del luogo. Per questo motivo si decise, nell’agosto del 1994. Di procedere all'installazione di un ponte militare, del tipo che prende il nome dal suo ideatore: l'ingegnere britannico Donald Bailey. La struttura in acciaio e legno fu successivamente collaudata e poi data in concessione amministrativa al Comune di Figline, previo pagamento di un canone. Ma il costo di questa sorta di affitto del ponte (tecnicamente si tratta di una “cessione temporanea”) varia di anno in anno, a seconda dell’indice Istat. Ovvero tiene conto dell’inflazione dei prezzi, calcolata tramite un elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo.

Il Comune di Figline ha di fronte a sé il pagamento del ponte “un tanto al chilo” per altri cinque anni. La fine della convenzione è infatti prevista nel 2026. Per quella data sarà stata trovata una soluzione stabile per l’attraversamento del Cesto? Qualora un trentennio non fosse sufficiente per completare l’opera, non è escluso che il Comune decida di sottoscrivere un nuovo accordo con l’Esercito Italiano.


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