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Attualità giovedì 24 dicembre 2020 ore 13:15

Pittori e Arcamone “Per i tamponi costi duplicati”

Giorgia Arcamone (FdI) e Silvio Pittori (Gruppo Misto)

Polemica in Consiglio dopo che il Comune si è accollato i costi del test. “Si potevano fare a spese della Regione grazie all’accordo con i pediatri”



FIGLINE E INCISA — Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale che si è svolto a Figline e Incisa, la maggioranza ha votato contro la mozione depositata dai capigruppo Giorgia Arcamone (Fratelli d’Italia) e Silvio Pittori (Gruppo Misto), con la quale venivano invitati la Giunta ed il Sindaco ad organizzare “un servizio di test tamponi antigenici rapidi su base volontaria su tutta la popolazione studentesca” allo scopo di realizzare uno screening diffuso già adottato da altri comuni per il contenimento del contagio da Covid-19.

Invece la sindaca Mugnai e la compagine di giunta da lei guidata, hanno deciso di impostare un servizio di screening sui bambini e sui ragazzi con sintomatologia potenzialmente riconducibile al Covid, pagando sia i test che la prestazione svolta dalla Misericordia.

Questa decisione presa dall’Amministrazione comunale è stata contestata da Pittori e Arcamone: “La sindaca e la giunta dimenticano all’evidenza che il giorno 11 novembre 2020 è intervenuto un accordo tra la Regione Toscana e le organizzazioni sindacali dei pediatri di famiglia. Tale accordo avrebbe garantito la possibilità di effettuare i test sui bambini a spese della Regione, mediante i pediatri di zona”.

Quindi, secondo i due esponenti di opposizione, l’iniziativa presa dal Comune è “una pacifica inutile duplicazione di costi a carico dei cittadini”.

“Oltretutto – aggiungono Pittori e Arcamone - il Comune ha erroneamente previsto che si proceda ai tamponi sui bambini anche su segnalazione di sintomi potenzialmente riconducibili al Covid proveniente dai responsabili scolastici e rivolta ai pediatri, previsione che non trova conforto in nessuna disposizione visto che estromette, in una Paese democratico, l’intermediazione dei genitori, unici soggetti che possono al contrario rivolgersi ai pediatri dopo avere ricevuto una segnalazione da parte della scuola”.

“Queste problematiche – concludono i due capigruppo - sono state fatte ripetutamente presenti nel corso della discussione svoltasi in sede di Consiglio comunale, ma, per l’ennesima volta la maggioranza ha dimostrato di voler correre in solitudine persino quando affronta temi tecnici legati alla pandemia che dovrebbero coinvolgere anche l’opposizione, confermando purtroppo di saper sbagliare da sola, tant’è che ha onerato i cittadini di una inutile duplicazione di costi”.


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