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Attualità lunedì 29 marzo 2021 ore 12:16

Pane e Vino, un pasto caldo a chi è in difficoltà

Operatore del progetto Pane e Vino (foto da "Qoelet")

Arriva anche nel Valdarno fiorentino il progetto ideato per aiutare le famiglie con problemi economici, che sono sempre di più a causa del coronavirus



FIGLINE E INCISA — “Da noi chi può paga, chi non può, riceve lo stesso un piatto caldo e l’abbraccio di tutta una comunità, la nostra comunità”. Questa frase accompagna l’attività diQoelet Impresa Sociale s.r.l” nata dalla collaborazione di due realtà, la Fondazione Giovanni Paolo II di Pratovecchio e la Fraternità della Visitazione di Piandiscò. 

Grazie a questa realtà il progetto “Pane e Vino” già operante nel Valdarno aretino, è arrivato anche a Figline e Incisa. Da qualche giorno è iniziato il servizio che, per il momento, si concretizza con la consegna di 20 pasti, ogni mercoledì. Una iniziativa che si è potuta realizzare grazie al sostegno della Caritas Diocesana e dell’Auser, in accordo con i servizi sociali del Comune di Figline e Incisa.

In questa prima fase il servizio è a completo carico di Qoelet con la consegna di 20 pasti al giorno nei comuni del territorio, in accordo con le associazioni del territorio, utilizzando, fino ad esaurimento, i fondi residuali delle donazioni ricevute.

L’allargamento della distribuzione anche al Comune dell’area fiorentina è stato reso possibile grazie al contributo ottenuto dalla Fondazione Marchi che, nei prossimi mesi, permetterà anche l’acquisto del mezzo per il trasporto e la consegna e l’attivazione di percorsi di inserimento lavorativo per persone svantaggiate all’interno della mensa sociale.

“Questo è soltanto un primo passo importante per provare a sostenere le tante persone in difficoltà economica del nostro territorio- dice una nota esplicativa dell’iniziativa di solidarietà - con un disagio purtroppo aggravato dalla grave crisi pandemica che ha portato ad una crisi economica e sociale”.

L’obbiettivo futuro della mensa sociale Pane e Vino sarà quello di creare spazi di condivisione e socializzazione, per combattere un altro dei gravi problemi del nostro tempo, ovvero la solitudine. Pane e Vino sarà un luogo dove persone di diversa estrazione sociale potranno condividere un pasto caldo.

“Siamo felici di aver aderito a questa bella iniziativa – commenta l’assessore alle Politiche sociali, Simone Cellai – ma soprattutto di sapere di poter contare, come sempre, sulle realtà associative del territorio, che non mancano mai di proporre progetti e supportarsi a vicenda per il bene della comunità. Ringrazio quindi la Fondazione Giovanni Paolo II, la Fraternità della Visitazione e l’impresa sociale Qoelet per questo progetto, ma anche Auser e Caritas che, facendo rete, si sono prodigate per far arrivare questi pasti a singoli e famiglie in difficoltà”.


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