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Attualità domenica 28 marzo 2021 ore 17:19

“No alle discariche, sia Podere Rota che Le Borra”

Discarica Podere Rota (foto di repertorio)

Mercoledì in Consiglio comunale approda la questione del Piano regionale dei rifiuti. Arcamone (FdI) chiede anche lo stralcio del sito figlinese



FIGLINE E INCISA — La complicata questione dei rifiuti, con le annesse questioni di discariche da chiudere o da aprire, approderà mercoledì sui banchi del Consiglio comunale di Figline. In questo caso nel mirino finiscono due cosiddetti “siti” per rifiuti: quello già attivo da molto tempo a Podere Rota, nel territorio comunale di Terranuova (ma molto vicino al confine con San Giovanni) e poi il sito che a suo tempo fu individuato dal Piano regionale nel territorio comunale di Figline, più precisamente a Casa Le Borra, terreno che allora era di proprietà di Enel Produzione Spa. L’ipotetica apertura della discarica di Figline era legata alla realizzazione degli inceneritori previsti dal Piano, in particolare il progettato impianto di Case Passerini che doveva sorgere nella Piana fiorentina. Impianto contestatissimo che peraltro non ha mai visto l’avvio della sua costruzione.

Nel 2009 l’allora sindaco di Figline, Riccardo Nocentini, decise di avviare le pratiche per acquisire da Enel il terreno di Casa Le Borra, allo scopo di evitare il sorgere della discarica nel territorio figlinese. Nel dicembre di 12 anni fa il Comune ed Enel firmarono un preliminare di vendita per i 789.435 metri quadri di Casa Le Borra, per un importo di 0,87 euro al mq, per complessivi 686.808 euro da versare in due tranche di 343.404 euro. La prima rata fu pagata il 17 dicembre 2009 mentre la seconda doveva essere versata al momento della stipula definitiva dell’atto. Così due mesi fa il Comune di Figline e Incisa ha approvato lo schema di contratto per arrivare alla definitiva compravendita dell’area.

Nel frattempo è esplosa la questione dell’altra discarica valdarnese, già operante da quasi trent’anni a Podere Rota, la cui chiusura era prevista proprio nel 2021. Nei mesi scorsi è invece arrivata la proposta di ampliamento, ipotesi contro la quale si sono scagliati sette sindaci della vallata (ad eccezione di Terranuova) e l’avvio di un’inchiesta pubblica.

Ora si teme che l'eventuale chiusura della discarica di Terranuova resuscuti l'ipotesi di apertura di una nuova discarica nel vecchio sito individuato anni fa a Figline.

Ecco quindi che la questione Podere Rota e anche quella di Casa Le Borra verrà affrontata fra tre giorni dall’assemblea consiliare di Figline e Incisa. Giorgia Arcamone, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha infatti presentato all’approvazione dell’aula un ordine del giorno in cui si esprime “contrarietà all’ampliamento della discarica di Podere Rota e l’impegno al definitivo stralcio dell'area de Le borra dal Piano regionale”.

Sarà importante vedere se questo documento riceverà, durante la seduta di mercoledì pomeriggio, anche i voti favorevoli dei gruppi di maggioranza. Infatti un ordine del giorno approvato comporta una sorta di indicazione e direttiva rivolta al sindaco e alla giunta comunale, in merito al comportamento da tenere sull’argomento trattato.


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