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Spettacoli mercoledì 09 settembre 2020 ore 16:30

Castel San Giovanni festeggia il Perdono in rima

Palazzo d'Arnolfo
Palazzo d'Arnolfo

Domani il via alla tradizionale manifestazione: il cartellone di eventi si apre con uno spettacolo medievale per riscoprire le origini della cittadina



SAN GIOVANNI — Il filo conduttore di questa particolare edizione del Perdono condizionata dall’emergenza Covid è la storia di San Giovanni. La cittadina festeggia riscoprendo sé stessa con una serie di iniziative che si snoderanno da domani e fino a lunedì. Se non mancheranno concerti, mostre, fiere e tante attività per grandi e piccoli, la maggior parte degli eventi saranno dedicati alle origini della cittadina. Proprio in apertura di cartellone, domani alle 21,30 in piazza Masaccio si terranno momenti musicali e teatrali a cura del Museo delle Terre Nuove e dell’Associazione Mus.e: un trovatore racconterà in rima antiche storie e leggende su Castel San Giovanni. La performance sarà accompagnata da “Chominciamento di gioia”, un mix di musiche e danze medievali eseguite dall’Ensemble Micrologus, gruppo vocale-strumentale di fama internazionale specializzato nell’esecuzione di brani medievali con l’utilizzo di strumenti che riproducono quelli dell’epoca e con una vocalità che si basa su quella originale del tempo in cui le musiche furono scritte.

Storia e tradizione saranno poi protagoniste degli appuntamenti di domenica 13 settembre. Il cuore cittadino sarà infatti lo scenario di “Scopri San Giovanni Valdarno”: il Centro Guide di Arezzo e provincia porta anche nella città del Marzocco la formula di visite guidate per i centri storici delle città. Due le visite previste, alle 9.45 e alle 14.45, della durata ciascuna di circa un’ora e del costo di 10 euro a persona (gratuito per bambini fino a 12 anni). Un’occasione per tutti per scoprire o riscoprire gli spazi più belli nucleo urbano sangiovannese.

Sempre domenica ma alle 12,15 è in programma una visita guidata al Museo delle Terre Nuove per scoprire le origini di Castel San Giovanni e il fenomeno delle terre nuove medievali. Il centro culturale che ha sede in palazzo D’Arnolfo ha poi previsto – alle 10,30 e alle 16,30 – alcune attività per le famiglie, per insegnare ai più piccoli a “leggere” la città.

La giornata di domenica si concluderà con uno spettacolo in piazza Masaccio (21,30) dedicato al Medioevo e alla tradizione e – facendo un collegamento ideale tra Covid e la peste del 1300 - basato sul Decameron di Giovanni Boccaccio. “In tanta turbazione di cose” è infatti una rappresentazione di novelle scelte del Decameron, di e con Alberto Galligani, per riflettere sul presente, pensando al passato, attraverso il medium del teatro.


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