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Attualità martedì 07 aprile 2020 ore 16:17

Buoni spesa, chi ne ha diritto e come funziona

È stato approvato dal Comune il disciplinare che regola i criteri e le modalità per concessione dei buoni per l’acquisto di beni di prima necessità



FIGLINE E INCISA — L’Amministrazione comunale di Figline e Incisa ha approvato il disciplinare che regola i criteri e le modalità per la concessione dei buoni spesa al fine di fronteggiare i bisogni alimentari dei nuclei familiari privi della possibilità di approvvigionarsi di generi di prima necessità, a causa dell’emergenza derivante dall’epidemia Covid-19. Ecco alcune indicazioni che possono risultare utili per capire di cosa si tratta.

In primo luogo il disciplinare approvato chiarisce cosa si intende per “generi di prima necessità”, ovvero: i medicinali, prodotti alimentari, per l’igiene personale - ivi compresi pannolini, pannoloni, assorbenti – e prodotti per l’igiene della casa. Inoltre viene specificato che il buono spesa è una tantum e l’importo è determinato come segue: composizione del nucleo familiare importo singolo € 150,00; nuclei di 2 persone € 250,00; nuclei da 3 a 4 persone € 350,00; nuclei con 5 persone o più € 450,00.

I beneficiari sono individuati mediante la stesura di appositi elenchi stilati dal Servizio e pertanto tenendo conto dei nuclei familiari più esposti ai rischi derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus covid-19 e dando priorità a coloro non già assegnatari di sostegno pubblico. Più in particolare ai fini dell’assegnazione dei buoni spesa, si terrà conto: delle segnalazioni provenienti dai servizi sociali; delle domande dei residenti che si trovino a non avere risorse economiche disponibili per poter provvedere all’acquisto di generi di prima necessità. Inoltre ne potranno usufruire i cittadini residenti che hanno presentato la domanda e che, considerato complessivamente il nucleo familiare, posseggono almeno uno dei seguenti requisiti: perdita del lavoro in conseguenza dell’emergenza; cassa integrazione o similari, disoccupati anche se con Naspi, con altri familiari che hanno avuto una forte riduzione del reddito; 3. partite Iva e piccoli imprenditori, professionisti che hanno drasticamente ridotto il volume d’affari; 4. lavoratori intermittenti e stagionali che hanno avuto drastiche riduzioni nelle chiamate.

I richiedenti dovranno altresì dichiarare di avere una disponibilità di patrimonio mobiliare al 28 marzo 2020 come somma complessiva per tutti i componenti del nucleo familiare inferiore a: 5.000,00 euro per 1 o 2 persone; 7.500,00 euro per 3 o 4 persone; 10.000,00 euro oltre le 5 persone. Per quanto riguarda le modalità di utilizzo del buono spesa, gli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa sono pubblicati sul sito internet comunale. Il beneficiario, in sede di istanza indica gli esercizi commerciali presso il quale spendere il buono spesa tra quelli pubblicati. In caso di mancata indicazione, l’esercizio commerciale viene indicato dal Comune in base alla minor distanza dalla propria residenza.


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