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Attualità lunedì 26 giugno 2023 ore 09:20

La street art rende più bella la cabina elettrica

Grande entusiasmo di Enel per il progetto. L’intervento artistico realizzato da adolescenti e adulti in carico al servizio di salute mentale della Asl



TERRANUOVA BRACCIOLINI — Un progetto bello e originale che unisce arte, solidarietà e speranza: è questa la sintesi di “Impronte emotive”, l’opera di street art inaugurata questa mattina in via San Tito a Terranuova sulla cabina di E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, grazie alla collaborazione tra Amministrazione Comunale, USL, E-Distribuzione, associazione Aldebaran, coop. Sociale Koinè, la Fondazione Il cuore si scioglie onlus, Unicoop Firenze, sezione soci Coop Terranuova Bracciolini.

Gli artisti, che hanno dato voce ma anche colore e forma alle emozioni con un murales davvero di impatto, sono stati i ragazzi adolescenti e adulti in carico al servizio di salute mentale della USL sudest zona Valdarno: grazie al progetto “Impronte emotive”, infatti, è stato possibile dare una risposta creativa alla lunga chiusura imposta dalla pandemia Covid19 e la cabina elettrica è diventata una sorta di tela a cielo aperto, uno spazio di espressione che ha liberato il talento e le emozioni dei giovani, dando vita a questa opera di street art che rimarrà proprio come un’impronta per far sentire i ragazzi parte della comunità in cui vivono.

Al momento di presentazione presso la sala consiliare di Terranuova e al successivo taglio del nastro, svoltosi davanti alla cabina, sono intervenuti, tra gli altri, l’assessora al sociale Sara Grifoni; la dr.ssa Elisabetta Truglia, responsabile Unità funzionale salute mentale adulti Valdarno, Azienda Usl Toscana sudest, ed i medici referenti dei diversi settori coinvolti; il referente comunicazione Toscana e Umbria di Enel Riccardo Clementi e il responsabile sicurezza e ambiente di E-Distribuzione Arezzo Daniele Bini; gli operatori, i ragazzi e le loro famiglie; rappresentanti dell’associazione Aldebaran, della Fondazione Il Cuore si scioglie e della cooperativa sociale Koinè.

Il progetto è stato realizzato grazie ad un lavoro di gruppo che ha favorito lo scambio e la socializzazione. Gli input di ispirazione sono stati i disegni realizzati spontaneamente dagli utenti all’interno del reparto di salute mentale, da cui sono stati costituiti poi i gruppi seguiti dal formatore Vincenzo Di Martino, in arte “Ninjaz”, che ha già affrontato con i ragazzi un corso di tecnica pittorica per graffiti. Ogni persona ha disegnato il proprio soggetto in maniera libera ma integrandola con i disegni degli altri sul muro. Per rendere omogenea l’opera ai ragazzi è stata data una palette ristretta di colori, garantendo così l’uniformità del dipinto integrale, seppur realizzato da più di 15 persone diverse. I colori utilizzati sono stati vernici al quarzo da esterni durevoli nel tempo e resistenti alla pioggia e ai raggi UV.

Per E-Distribuzione l’iniziativa rientra nel più ampio impegno di riqualificazione urbana, che coniuga i valori di sostenibilità, innovazione e rispetto per l’ambiente. Il progetto prevede che le cabine e gli asset elettrici della società siano trasformate in opere di street art, firmate da writer e artisti di strada. In particolare, con i progetti Cabine d’autore, Cabine in Rosa ed Energia a colori, E-Distribuzione ha abbellito centinaia di infrastrutture in tutta Italia, dando vita a una sorta di museo diffuso che continua a crescere e ad arricchirsi grazie alla collaborazione con artisti locali, amministrazioni comunali, associazioni culturali e scuole. La rete elettrica diventa così anche una rete artistica, trasformando manufatti importanti dal punto di vista tecnico anche in tele a cielo aperto in un dialogo creativo e sostenibile con le comunità locali e con le loro espressioni artistiche e sociali. Gli artisti, le scuole, le amministrazioni e le associazioni culturali possono proporre progetti di street art, prendendo info sul portale dedicato (qui) o scrivendo a streetart-ED@e-distribuzione.com.

“L’opera è nata da una bella idea dell’associazione di promozione sociale Aldebaran – ha spiegato l’assessora al sociale, Sara Grifoni – e come amministrazione l’abbiamo accolta di buon grado, convinti del profondo valore sociale intrinseco al progetto. Siamo felici di consegnare alla comunità un murales che parla ai ragazzi e racconta dei ragazzi, delle loro fragilità ma anche dei loro sogni. Un valore aggiunto che impreziosisce uno spazio urbano, colorandolo di vitalità. Grazie dunque a tutti coloro che si sono spesi per la realizzazione dell’opera ed in particolar modo all’associazione Aldebaran che ha seguito il progetto con i ragazzi”.


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