La Marzocchina, domenica si parte

SAN GIOVANNI VALDARNO — Nella piazza principale la statua di Giuseppe Garibaldi guarda verso il Marzocco ma lui, il leone, gli volta la schiena e non ci fa caso. È troppo occupato a sostenere e proteggere lo stemma del Giglio di Firenze, fin da quando la Repubblica di Firenze donò la statua leonina ai sangiovannesi.

Domenica 12 settembre alle ore 9, in Corso Italia a San Giovanni Valdarno, sotto gli occhi del Marzocco, centinaia di appassionati saliranno in sella a biciclette d’epoca per le prime pedalate della nona edizione de La Marzocchina, la ciclostorica del Valdarno Superiore che aderisce alla Coppa Toscana Vintage insieme ad altre sei manifestazioni ciclostoriche organizzate su tutto il territorio regionale, per unire in amicizia lo sport alla storia, la cultura al paesaggio ed alla gastronomia.

Si sono già svolte La Medicea a Carmignano, La Cortonese in Valdichiana e La Vinaria a Capannori. Seguiranno La Panoramica sulle strade del compianto Alfredo Martini e La Certosina sulle strade chiantigiane.

La manifestazione è gratuita e non competitiva, organizzata dalla Pro Loco di San Giovanni Valdarno e da Confcommercio, con il contributo di Enel e di altri sponsor privati  ed il patrocinio di Regione Toscana, della Camera di Commercio Arezzo e Siena, dei Comuni di San Giovanni Valdarno, di Cavriglia e Figline Incisa Valdarno.

I partecipanti potranno scegliere tra due percorsi possibili, il “corto” di 21 chilometri ed il “classico” di 55.

Per gran parte della manifestazione i ciclisti saranno condotti nella polvere delle strade bianche all’interno dell’ex area mineraria di Santa Barbara, territorio sconvolto negli ultimi due secoli dall’escavazione della lignite, nel giacimento all’epoca più grande d’Italia e fra i più grandi d’Europa.

Nell’ottocento il prezioso materiale veniva raggiunto scavando profonde gallerie armate in legno poi, nell’ultimo quarto del secolo scorso, l’escavazione a cielo aperto diventò la tecnica di estrazione preferita.

Oggi i terreni di escavazione sono stati recuperati da Enel nell’ambito di un più ampio progetto di riqualificazione che prevede la valorizzazione dell’area dal punto di vista turistico, sportivo e naturalistico.

I partecipanti a La Marzocchina, vestiti di tutto punto con abbigliamento vintage, lungo ai margini delle strade bianche non troveranno più i fumi azzurrini e maleodoranti che si sprigionavano dai banchi di lignite sotterranei.

I ciclisti si imbatteranno in fumi e odori ben più graditi, quelli emanati dai punti di ristoro collocati lungo i percorsi e dai profumi sprigionati dai tegami dove si prepara lo stufato alla sangiovannese, piatto forte del territorio che tutti potranno gustare all’arrivo, sapientemente insaporito dal drogo, mix di spezie dalla composizione misteriosa.

Nel fine settimana La Marzocchina porterà con sé molti eventi collaterali.

Tra le mostre segnaliamo quella dedicata ai ciclisti professionisti della provincia di Arezzo e alle squadre professionistiche della provincia di Arezzo, a cura di Vittorio Landucci e di Massimo Pulitini, e da un’esclusiva esposizione di libri dal tema “Il Ciclismo dei Pionieri“ a cura di Vittorio Landucci fondatore della Biblioteca del Ciclista di Castiglion Fiorentino.

Sabato 11 alle ore 11 ci sarà l’inaugurazione della pista ciclabile di via Genova, realizzata dall’Amministrazione comunale grazie anche al contributo della Regione Toscana sulla mobilità sostenibile. Un percorso a due ruote che collegherà il centro storico della città all’area sportiva e al polo scolastico Don Milani.

Ancora sabato 11 settembre alle 15.45 e poi domenica 12 settembre alle ore 10.30 chi è interessato potrà partecipare all’iniziativa “Scopri San Giovanni”, visite guidate alla città in compagnia delle guide turistiche del Centro Guide di Arezzo e Provincia.

Massima attenzione per le misure di sicurezza anti-Covid: verrà monitorata la temperatura corporea di tutti i partecipanti e sabato pomeriggio, al ritiro del pacco gara, ognuno dovrà presentare il proprio green pass vaccinale o essere risultato negativo al test.

“Marzocco! Marzocco! Marzocco!” era il grido di battaglia della Cavalleria della Repubblica Fiorentina fin dal XIII secolo, risuonato a Montaperti ed a Campaldino, a Benevento ed a Gavinana.

A San Giovanni Valdarno questo fine settimana non sarà necessario dare battaglia a nessuno, basterà stare insieme uniti nei valori dello sport, della cultura, del buon cibo.

Il Marzocco seduto davanti al Palazzo d’Arnolfo apprezzerà.

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