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Attualità mercoledì 16 dicembre 2020 ore 14:15

Problemi a scuola? C’è il soccorso educativo

professore
Foto di repertorio

Patto di collaborazione tra Comune e istituti scolastici: ai ragazzi in difficoltà daranno una mano come tutor universitari e prof in pensione



SAN GIOVANNI — Una sorta di pronto soccorso educativo per i ragazzi che hanno problemi nello studio o sono sul punto di abbandonare il percorso scolastico. È il progetto in partenza a San Giovanni grazie al “patto di collaborazione con la scuola” definito dal Comune in questi giorni. L’amministrazione ha infatti stipulato una serie di “patti” con le realtà locali per il bene della comunità e il coinvolgimento della cittadinanza e che si articoleranno su più fronti: uno di questi accordi riguarda il sostegno ai giovani studenti

L’obiettivo del “soccorso educativo” è quello dare una mano ai ragazzi con difficoltà di apprendimento o a rischio di abbandono scolastico, attraverso una rete di protezione costituita dalle istituzioni pubbliche e dalla società civile.

“Uno dei settori più colpiti dall'emergenza Covid è la scuola che coinvolge gran parte della popolazione tra studenti, famiglie e personale scolastico. Il Patto tra Comune e istituzioni scolastiche che abbiamo sottoscritto prevede, tra le altre cose, attività di service learning che unisce learning - apprendimento - con service: impegno costruttivo per la comunità, interventi di cittadinanza attiva – spiega l’assessore all’istruzione Nadia Garuglieri - In attuazione del patto è stato elaborato il progetto di “Soccorso educativo” come prima esperienza di service learning". 

"Oltre al Comune di San Giovanni, i soggetti coinvolti sono: le scuole che individuano gli studenti delle ultime classi del secondo ciclo per fare i tutor ai ragazzi più piccoli con difficoltà di apprendimento o a rischio di abbandono, e le associazioni del territorio che svolgono il ruolo di mettere insieme – conclude l’assessoreinsegnanti in pensionee giovani universitari che si rendono disponibili per sostenere i percorsi educativi degli studenti in difficoltà”.


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