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Attualità lunedì 19 luglio 2021 ore 13:30

Inquinamento discarica, la Regione ha deciso così

La discarica di Podere Rota a Terranuova

L’ente risponde al Comune di San Giovanni: da settembre via all’iter per individuare il responsabile della potenziale contaminazione. E sul cromo…



SAN GIOVANNI — È il 10 settembre la data indicata dalla Regione Toscana per iniziare l’iter per individuare il responsabile della potenziale contaminazione delle acque sotterranee della discarica di Podere Rota, percorso che prende il via a conclusione del relativo rapporto istruttorio preliminare. È quanto ha risposto – il 12 luglio scorso - l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni al sindaco di San Giovanni che aveva chiesto chiarimenti in merito alla questione sollevata tempo fa, alla luce della relazione dell’Arpat del settembre scorso.

“La risposta dell’assessore regionale – commenta il sindaco Valentina Vadi – è importante perché rileva come gli uffici della Regione Toscana abbiano preso in carico la questione segnalata da molti mesi da Arpat, in relazione al superamento delle Csc (concentrazioni soglia di contaminazione) nelle acque sotterranee del sito di Podere Rota, anche se aggiungono ulteriore tempo (fino al 10 settembre) prima di avviare, a norma di legge, il procedimento di individuazione del responsabile della potenziale contaminazione. Che, secondo il Dipartimento Arpat di Arezzo, è da ascrivere al gestore dell’impianto, Csai Spa. Continuo a non comprendere – aggiunge Vadi - le ragioni per cui gli uffici competenti della Regione Toscana non ritengano adeguate le comunicazioni di Arpat sulla responsabilità della potenziale contaminazione delle acque superficiali pur essendo Arpat organo tecnico della Regione Toscana. Tuttavia, ravviso in questa risposta come elementi positivi, la presa in carico della questione e la presenza di un crono programma che porterà all’individuazione del responsabile e all’obbligo dell’avvio delle procedure di bonifica”.

Sempre nella risposta dell’assessore regionale – evidenzia ancora Vadi - si legge che, “dopo quasi 3 mesi, sia il Comune di Terranuova Bracciolini che l’azienda Asl Toscana Sud Est non hanno inviato alla Regione Toscana la documentazione richiesta e necessaria per avviare il procedimento di individuazione del responsabile della potenziale contaminazione".

A questo proposito il sindaco di San Giovanni ha annunciato che invierà “un sollecito ad entrambi gli enti a fornire, quanto prima, la documentazione richiesta dagli uffici della Regione Toscana, perché si proceda celermente alla individuazione del responsabile della potenziale contaminazione e alla bonifica del sito”.

Ma c’è anche un altro fronte relativo a Podere Rota su cui il primo cittadino sangiovannese vuole fare chiarezza. Il 30 giugno scorso Csai – la società che gestisce l’impianto di smaltimento rifiuti di Terranuova - ha reso noto che in uno dei 29 pozzi di campionamento, a monte idraulico della discarica, è stata riscontrata la presenza di cromo e cromo esavalente non in linea con i valori storicamente registrati e “anomali”. Per questo Csai ha presentato denuncia contro ignoti presso la Dda (direzione distrettuale antimafia) di Firenze dando comunicazione agli enti competenti. Una contaminazione attribuita ai terreni di riporto per la realizzazione della strada provinciale 7 di Piantravigne (vedi articolo collegato).

“In attesa di ricevere la documentazione richiesta - aggiunge il sindaco – posso osservare, con forte preoccupazione, che nel Sisbon (Sistema informativo Siti interessati da procedimento di bonifica) non risulta nessuna notifica di potenziale contaminazione effettuata da Csai spa riferita alla discarica di Podere Rota ai sensi dell’articolo 245 (D.lgs 52/06), né in relazione al superamento delle Csc attestato nel Rapporto di ispezione ambientale del settembre 2020, né in questa ultima, e più grave, situazione. È presente soltanto la notifica di ufficio effettuata da Arpat del primo superamento dei Csc, ossia quello dello scorso settembre”.

“Di fronte ad una situazione come questa – conclude il sindaco di San Giovanni – io non mi fermo: seguirò attentamente ogni passaggio effettuato dagli uffici della Regione Toscana e, se non avrò risposte celeri ed adeguate da parte delle autorità competenti, mi riservo di percorrere tutte le strade che la legge mette a disposizione perché non si proceda con l’adeguamento volumetrico della discarica di Podere Rota (ampliamento richiesto da Csai nell’ottobre scorso alla Regione, ndr). Non vi sono soltanto motivazioni politiche, ma forti preoccupazioni di danno ambientale e di pericolo per la salute pubblica che si prefigurano come irreversibili se sarà autorizzato dalla Regione Toscana questo progetto di ampliamento”.


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