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Attualità venerdì 03 gennaio 2020 ore 22:16

Politica, le grandi manovre iniziano da Rignano

Il palazzo comunale di Rignano

Dopo le dimissioni da assessore, Giacomo Certosi esce anche dal gruppo di maggioranza. Cosa cambia per il sindaco e nello scenario degli schieramenti



RIGNANO SULL'ARNO — Appena superata la boa di metà consigliatura, al Comune di Rignano Sull’Arno sono iniziate le manovre della politica locale. Al momento non sembrano emergere elementi per definire una vera e propria crisi nel sostegno alla giunta Lorenzini. Anche perché, finora, al sindaco di Rignano e al suo esecutivo, non sono mai mancati i voti dei consiglieri di maggioranza, anche in sede di approvazione del bilancio.

Allora come interpretare l’uscita dal gruppo di maggioranza, denominato “Insieme per Rignano”, da parte del consigliere Giacomo Certosi?

Intanto Certosi esce dal gruppo consiliare di maggioranza, ma non fa mancare il suo voto alla maggioranza che sorregge la giunta Lorenzini. Per i non addetti ai lavori della politica, è difficile capire le sfumature di queste manovre. Coloro che, invece, sono più addentro alle logiche dei partiti, offrono una lettura dei fatti in chiave di prospettiva strategica.

In pratica, con questa mossa Giacomo Certosi si sfila di dosso la maglia di “Insieme per Rignano” e si mette a correre da indipendente.

Per quale motivo Certosi è uscito dal suo gruppo civico? Ufficialmente perché, dice: “avrei preferito portare la politica fuori dal palazzo e stimolare la partecipazione dei cittadini attraverso percorsi condivisi”. In pratica nessun accenno di critica all’Amministrazione comunale. E quindi sul piano strettamente numerico nulla cambia per il sindaco Lorenzini. Anche nelle amministrazioni pubbliche vale la proprietà commutativa della matematica, ovvero cambiando l'ordine degli addendi, la somma non cambia.

È lo stesso fuoriuscito a fornire le necessarie rassicurazioni: “Manterrò l’impegno preso sostenendo il programma elettorale che ci ha visto vincitori”.

Semmai cambia qualcosa sul piano squisitamente politico. Soprattutto in vista del futuro.

I prossimi trenta mesi che attendono il Consiglio comunale prima del suo scioglimento naturale, non saranno mesi normali. Tra l’altro verranno inframezzati dalle elezioni regionali, un fatto non di poco conto nella composizione e scomposizione dei raggruppamenti politici.

Non è di secondaria importanza, nelle manovre di posizionamento politico avviate a Rignano, il nome del consigliere che per primo si è mosso sullo scacchiere della politica comunale. Giacomo Certosi, per storia personale e per tradizione familiare, non può essere considerato uno dei peones della politica locale. Ex assessore della giunta Lorenzini, fino alla scorsa primavera aveva gestito deleghe importanti: lavori pubblici, urbanistica, edilizia privata, rapporti con le società partecipate e gestione dei rifiuti. Poi le dimissioni. Motivazione ufficiale fornita: motivi personali.

Poi c’è da considerare che Giacomo Certosi ha respirato politica fin da piccolo. Il padre Piero ha ricoperto vari incarichi, tra l’altro è stato sindaco di Rignano per più di un decennio, e poi vicepresidente della Provincia di Firenze con deleghe alla programmazione, sviluppo economico, pubblica istruzione.

Ora che le danze verso la conclusione della consigliatura sono iniziate, a Rignano si mormora che quella di Certosi potrebbe non essere una mossa isolata.


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