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Attualità giovedì 27 maggio 2021 ore 18:48

“Se hai bisogno prendi” ecco il baule della carità

Il baule della solidarietà nella parrocchia di Matassino

La parrocchia di Matassino rielabora l’idea del “Wall of kidness” nato in Iran per soccorrere i senzatetto. Un modo nuovo per aiutare chi ha bisogno



REGGELLO — Non un muro, ma un baule. Ma lo scopo e il motto sono i medesimi «Se non ne hai bisogno, lascialo. Se ne hai bisogno, prendilo». L'idea viene da lontano: il Wall of kidness nato in Iran, a Mashhad dove un movimento di solidarietà appendeva abiti sui muri per soccorrere i senzatetto per aiutarli a superare il rigido inverno a cavallo tra il 2015 e il 2016. Il progetto, conosciuto anche con il suo nome iraniano, Deewar e Mehrbani, da allora si è diffuso in varie parti del mondo, con varie declinazioni: c’è chi mette a disposizione generi alimentari, c’è chi utilizza una panchina o un tavolino.

A Matassino hanno pensato ad un baule. L’iniziativa è partita dal parroco don Simone Imperiosi e dai volontari della parrocchia di sulla Parrocchia di Santa Maria Regina. Il senso dell’iniziativa di Matassino è il medesimo di tante iniziative simili: “io lascio qui qualcosa per chi ne ha bisogno. Se qualcun altro non ha problemi, può provare a fare lo stesso”.

Quel baule aperto collocato fuori dalla chiesa è come una mano che si apre verso i poveri che soffrono. Le scritte sono eloquenti: Il baule della carità, progetto "condivdiamo". Se hai bisogno prendi, se hai in più dona


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