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Attualità sabato 13 marzo 2021 ore 13:12
Grandis: “De Angeli, tranquillizzare i lavoratori”
Il consigliere M5S raccoglie le preoccupazioni dei lavoratori: “Ora un incontro tra le parti per dar modo all’azienda di chiarire la situazione"
REGGELLO — Roberto Grandis, capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle al Comune di Reggello, si è fatto portavoce delle preoccupazioni espresse da alcuni lavoratori dell’Istituto De Angeli, stabilimento farmaceutico che ha sede nel territorio reggellese. L’esponente pentastellato ricorda in primo luogo che “Le parti sociali si sono incontrate più volte in questi anni con la dirigenza e la proprietà, per cercare di trovare una soluzione ai problemi”.
Nello scambio di informazioni intercorso tra i lavoratori e il consigliere comunale di opposizione è emerso il timore che “l'azienda prospetti nei mesi di Aprile, Maggio e Giugno, alcune settimane di cassa integrazione, e il non rinnovo dei contratti a termine per circa 40 lavoratori”.
C’è da dire che da parte aziendale sono giunte ripetute risposte tranquillizzanti sulle prospettive di produzione e quindi di occupazione, proprio in merito all’attività dello stabilimento farmaceutico che ha sede a Prulli di Reggello.
“Per i lavoratori non è facile credere a tutto ciò – commenta Roberto Grandis - da mesi sono evidenti le difficoltà di produzione in azienda, i lavoratori lamentano un clima teso, dove ogni giorno si rincorrono notizie poco rassicuranti. La proprietà ha fatto sapere che i pezzi da fare nell'anno 2021 saranno circa 20 milioni in meno rispetto al 2020. E per il 2022 ci chiediamo? Che futuro si prospetta?”.
A questo punto il consigliere Grandis, proprio a seguito dell’interlocuzione con i lavoratori dell’Istituto De Angeli, si chiede se “Dopo questi ultimi sviluppi le istituzioni precedentemente coinvolte, ovvero: Regione, Comune e rappresentanze Sindacali) sono adesso a conoscenza di questa situazione che preoccupa i lavoratori?”
“Io suggerirei, come avvenuto già in passato, un incontro fra tutte le parti così che la proprietà abbia l’opportunità di chiarire e tranquillizzare i lavoratori riguardo al futuro dell’azienda – conclude Grandis - Evitiamo di ritrovarci in situazioni tipo Bekaert, della quale ancora non si è capito quanto andrà ancora avanti”.
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