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Attualità giovedì 18 febbraio 2021 ore 14:47

Dare fuoco costa caro ad un uomo e a suo figlio

Rifiuti edili a fuoco scoperti dai carabinieri a Prulli

Colti sul fatto dai Carabinieri Forestali mentre bruciano rifiuti edili dentro un recinto. Scatta la sanzione amministrativa di 6500 Euro per ciascuno



REGGELLO — Una colonna di fumo nero ha attirato l’attenzione dei Carabinieri Forestale di Reggello che stavano percorrendo la strada di Pian di Rona, nel tratto che da Matassino porta alla frazione di Prulli, nel comune di Reggello. A quale punto i carabinieri decidevano di raggiungere il luogo da cui sembrava alzarsi il fumo, e così i militari dell’Arma arrivavano nei pressi di un terreno privato, recintato, situato tra la linea ferroviaria e l’autostrada A1.

Il cancello carrabile era aperto, e all’interno del recinto vi erano due persone intente a bruciare due cumuli di rifiuti, visivamente riconducibili per la maggior parte a materiale legnoso, composto da porte, assi di legno, bancali di legno, ma anche con la presenza di materiale plastico non meglio identificabile, in quanto ormai combusto e sciolto.

Sul luogo del bruciamento del materiale era presente anche un furgone di proprietà di uno dei due, dotato di cassone ribaltabile sul quale erano presenti gli stessi rifiuti legnosi non pericolosi, oggetto di abbruciamento. Da accertamento compiuto all’Albo Gestori Ambientali di Firenze, i militari appuravano che il mezzo non risultava autorizzato al trasporto dei rifiuti.

Sul terreno, non di proprietà dei due ma dato in uso da altra persona, erano inoltre presenti numerosi rifiuti speciali non pericolosi di vario genere, oggetto di abbandono incontrollato sul suolo, tutti riconducibili ad una attività edile.

Vista la vicinanza sia alla linea ferroviaria che alla rete autostradale, i Carabinieri forestali chiedevano l’intervento di una squadra dei Vigili del Fuoco, che procedeva a spegnere il cumulo in combustione.

I due uomini, padre e figlio, venivano dunque denunciati per il reato di smaltimento illecito di rifiuti speciali non pericolosi tramite combustione al suolo, previsto dal Testo Unico Ambientale. Gli stessi Carabinieri forestali hanno ritenuto applicabile la procedura che consente l’estinzione del reato, dietro ottemperanza entro un tempo determinato di prescrizioni, nella fattispecie lo smaltimento dei rifiuti depositati sul terreno, e il pagamento di una sanzione amministrativa di 6500 euro per ciascun trasgressore.


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