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Politica sabato 09 maggio 2020 ore 17:30
Rsa, il Pd: responsabilità politica del sindaco
Emergenza Coronavirus nella casa di riposo. Dura nota del partito di opposizione: “Ogni decisione è stata assunta direttamente da Chiassai”
MONTEVARCHI — “Le decisione prese - rispetto alle precauzioni e dopo il primo caso Covid - sono state condivise tra me, la direzione e la presidente. Abbiamo lavorato h24, tutti i giorni per affrontare una emergenza continua, mai con una visione divergente. Mi assumo ogni responsabilità se responsabilità ci dovessero essere".
Deve essere stata quest'ultima frase, pronunciata dal sindaco durante l'acceso consiglio comunale di ieri pomeriggio dedicato all'emergenza sanitaria nella casa di riposo della città, l'ultimo indizio che ha rafforzato la convinzione del Pd che “l'intera gestione e ogni decisione relativa alla Casa di riposo per tutto il periodo di emergenza è stata assunta direttamente dal sindaco Chiassai in prima persona che pubblicamente di fronte a tutti i consiglieri ha confermato ogni responsabilità degli accadimenti dentro quelle mura, esautorando di fatto sia la presidente e il Cda, sia la stessa direttrice della Asp Montevarchi, peraltro proprio dal sindaco Chiassai nominati”.
Con una dura nota – assolutamente di valenza politica e non tecnica – diffusa a poche ore di distanza dalla chiusura della seduta del consiglio comunale che verrà ripreso martedì prossimo proprio per discutere degli aspetti politici della vicenda Coronavirus nella Rsa, il partito di opposizione denuncia che “ogni azione o omissione nella gestione della Casa di riposo cittadina che ha portato al triste bilancio di questa vicenda spetta al sindaco Silvia Chiassai”.
Nonostante il primo cittadino abbia parlato di convergenza con i vertici della Asp che gestisce la struttura di proprietà comunale, nonostante la presidente Granelli e la direttrice Migliorini ascoltate in audizione – seppur a distanza perché collegate online – abbiano ribadito i contatti continui con l’assessore di riferimento e con il sindaco nelle decisioni prese, il Pd resta fermo nella sua convinzione. Del resto – spiegano dall’Unione comunale del partito – sui contagi e i decessi per Covid nell’ospizio di via Pascoli così come sulle iniziative intraprese ha sempre riferito il sindaco, molto spesso attraverso video messaggi e post su Facebook, mentre nessuno del consiglio di amministrazione della Asp si è pronunciato.
“Comprendiamo a questo punto del perché dell'assoluto silenzio della dirigenza della Casa di Riposo in questi due mesi, nonostante quanto di gravissimo accaduto, e il fatto che ogni e qualunque comunicazione sia stata svolta dal sindaco in prima persona, che non ha mancato ovviamente come suo stile, di accusare chiunque che però non sia il sindaco stesso” evidenziano dal Pd.
“Dispiace che nessuno dei consiglieri di maggioranza abbia avuto il coraggio di notare questo fondamentale aspetto politico di assoluta rilevanza e soprattutto che persone di assoluta rispettabilità si siano prestate ad essere sostituite di fatto nel ruolo assunto di fronte alla città, in un'istituzione storica di Montevarchi, proprio nel momento più drammatico. L'inchiesta in corso e la storia accerteranno il grado di responsabilità in tutto questo di ciascuno – conclude il partito di opposizione - resta però il dato politico, adesso inconfutabile, che ogni azione o omissione nella gestione della Casa di Riposo spetta al sindaco Silvia Chiassai”.
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