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Attualità lunedì 06 luglio 2020 ore 18:30

Ospedale, Rsa e associazioni: niente sconto Tari

municipio di montevarchi
Palazzo Varchi

Il Pd accusa il Comune di non aver ridotto la tariffa per molte categorie: chiese, biblioteche, scuole e musei. “Respinta la nostra proposta”



MONTEVARCHI — Associazioni di ogni genere – assistenziali, benefiche, sportive e culturali – scuole, biblioteche, chiese e addirittura l’ospedale e la casa di riposo. Sono le categorie di utenze non domestiche per le quali il Comune di Montevarchi non ha previsto lo sconto del 20% della Tari (la tassa sui rifiuti) così come deciso per altre realtà in occasione dell’emergenza Covid. A sollevare la questione è il Pd che parla di “ingiustificate e gravi esclusioni” aggiungendo che non c’è inoltre “nessuna certezza sulla tassa che cittadini e imprese di Montevarchi saranno chiamati a pagare il prossimo anno quando purtroppo gli effetti della crisi economica saranno ancora evidenti”.

“La riduzione alla tassa sui rifiuti per il 2020 prevista per l'emergenza Covid dal Comune di Montevarchi lascia fuori clamorosamente e ingiustamente tutta una serie di categorie di utenze non domestiche, colpite come le altre dalla emergenza e soprattutto dalla crisi” spiega il gruppo consiliare di opposizione. Si va da musei e biblioteche a scuole, associazioni (comprese quelle assistenziali, benefiche, sportive e culturali) e luoghi di culto; da cinema e teatri a impianti sportivi e distributori carburanti, ma anche e soprattutto alle case di cura e di riposo e addirittura agli ospedali fino ad arrivare “sempre più incomprensibilmente ai capannoni di produzione delle attività industriali”. Tutte realtà – spiega il Pd – che, per la maggior parte, hanno svolto negli ultimi mesi un’attività limitata per l’emergenza sanitaria e quindi anche prodotto meno rifiuti del solito.

“Non solo” aggiungono le consigliere comunali Bertini e Neri “la previsione di riduzione della tassa sui rifiuti riguarda utenze domestiche e non domestiche solo per l'anno 2020 e nulla si dice per il 2021, lasciando in sostanza mano libera all'amministrazione, addirittura di compensare il mancato introito di quest'anno con un clamoroso aumento delle tariffe.

Abbiamo pensato ad una semplice svista e così abbiamo presentato un atto di indirizzo nell'ultima seduta del consiglio comunale per correggere la stortura e garantire a cittadini e imprese, anche tramite l'impegno di risorse proprie del Comune, la diminuzione delle tariffe anche per il 2021, confidando nel buon senso di amministratori e consiglieri di maggioranza, ma evidentemente ci sbagliavamo: la proposta è stata respinta senza alcuna discussione. Nessuna svista, insomma, ma una scelta dell'amministrazione Chiassai ben precisa”.


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