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Attualità lunedì 13 settembre 2021 ore 09:58
Gazebo elettorale davanti la chiesa, è polemica
Domenica mattina la lista “Impegno Comune” a sostegno di Canonici ha posizionato lo stand difronte la parrocchia del Giglio. Fratelli d’Italia s’arrabbia
MONTEVARCHI — La campagna elettorale si infiamma a Montevarchi per colpa di un gazebo. Ieri mattina - domenica 12 settembre - la lista civica “impegno Comune per Luca canonici” che sostiene il candidato di centrosinistra alle prossime elezioni comunali ha posizionato il proprio stand di propaganda sul marciapiede su cui si affacci la Chiesa del Giglio nell’omonimo quartiere residenziale della cittadina.
Un’iniziativa che non è piaciuta a Fratelli d’Italia (una delle sette liste di centrodestra che appoggia la candidatura del sindaco uscente Silvia Chiassai).
"Non è bastato al candidato Canonici disertare il primo confronto televisivo cercando comiche giustificazioni su email per fantomatici e inderogabili impegni elettorali di cui non abbiamo traccia, la paura della Chiassai deve essere talmente tanta da arrivare addirittura a posizionare un gazebo di domenica mattina nel resede della parrocchia del Giglio, dove ignari fedeli pensavano di entrare per vedere immagini sacre e hanno trovato simboli di una neonata lista a sostegno del candidato” affermano gli esponenti di FdI.
“Siamo stati contattati tutto il giorno – aggiungono - da cittadini stupiti e irritati, molti hanno anche deciso di non entrare, per aver trovato simboli di propaganda elettorale davanti ad un luogo sacro. E questo la dice lunga sul rischio di un ritorno a quel passato che Montevarchi ha superato grazie alla Chiassai”.
“Non vogliamo stare a sindacare se sia legittimo o meno allestire un gazebo con tanto di cartelli e gadget nel resede della chiesa davanti alla pubblica via, cioè in uno di quei luoghi sensibili dai quali la normativa esige che la propaganda elettorale si tenga alla larga. Certo è – conclude Fratelli d'Italia Montevarchi - che devono proprio essere alla ricerca disperata del consenso politico se addirittura per tornaconto elettorale utilizzano un resede parrocchiale, che dovrebbe essere luogo libero e apolitico nei confronti di tutti i cittadini e della comunità intera".
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