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Attualità martedì 10 marzo 2020 ore 18:55

E il parrucchiere Matteo non rade più la barba

il cartello affisso dal barbiere

Prevenzione Coronavirus: lo storico barbiere del paese sospende la rasatura per motivi di sicurezza. Mentre qualche negozio chiude per ferie



MONTEVARCHI — Niente barba e baffi. I clienti potranno solo lavarsi la chioma, farsi dare una spuntatina ai capelli o cambiare acconciatura. Oppure potranno andare in negozio per fare quattro chiacchiere e parlare di calcio visto che la bottega di parrucchiere di via Burzagli a Montevarchi è anche un punto di riferimento per i tifosi rossoblù.

Matteo – uno degli ultimi barbieri storici del paese – ha infatti stabilito che per un bel po’ non sfoltirà barbe né taglierà baffi. Per motivi di sicurezza.

È questa una delle conseguenze dell’emergenza Coronavirus, una misura di prevenzione per tutelare il titolare e la clientela, evitare i contagi, Insomma, un gesto di responsabilità. E così questa mattina – nel giorno in cui è entrato in vigore il nuovo provvedimento del Governo con rigorose e restrittive indicazioni per la prevenzione - sulla vetrina del locale è comparso un cartello con su scritto: “A tutti i clienti: data la recente emergenza sanitaria si comunica che in questo esercizio non si effettuerà la rasatura della barba fino a data da destinarsi”. Non si sa, quindi, fino a quando Matteo lascerà da parte pennelli, lamette e rasoi.

Quella del noto barbiere è stata forse la più significativa decisione presa questa mattina dai commercianti del centro di Montevarchi. Ma non la più drastica. Dopo la chiusura, giorni fa, del parrucchiere cinese che ha buttato giù la serranda fino al primo aprile (ci aveva visto giusto, l’emergenza sta andando purtroppo per le lunghe), hanno abbassato la saracinesca anche altre attività. In via Roma si registra la chiusura per ferie del negozio di abbigliamento Stella Moda, mentre nella parte sud della stessa strada Nara Camicie ha deciso di chiudere, anche se a riguardo al momento non c’è nessun obbligo, sempre per ragioni di sicurezza. Sul cartello affisso all’ingresso e che si riferisce anche al negozio di Figline si legge: “Si avvisa la gentile clientela che data la gravità della situazione il punto vendita rimarrà chiuso nei prossimi giorni. Nonostante non ci siano divieti di apertura preferiamo comunque sospendere l’attività per una maggiore sicurezza”.

Gli esercizi rimasti aperti avevano invece il vincolo di far rispettare le misure cautelative imposte dal governo: far entrare poche persone per volta nel negozio, far mantenere la distanza di almeno un metro tra queste. E così è stato: negozi, banche, farmacie, supermercati e altri esercizi hanno affisso appositi cartelli all’entrata e preso misure precauzionali all’interno: strisce di nastro adesivo sul pavimento per indicare dove sostare in attesa del proprio turno alla cassa, dispenser con gel igienizzante a disposizione della clientela. Che per ora è stata disciplinata.


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