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Sport mercoledì 16 dicembre 2020 ore 19:44

Addio a Bartolozzi, da Mercatale fino a Moser

Waldemaro Bartolozzi, noto ciclista e direttore sportivo

È morto il popolare Waldemaro che nel 1948 aveva vinto la prima edizione della classica di primavera del ciclismo valdarnese. Poi guidò tanti campioni



MONTEVARCHI — Se n’è andato Waldemaro Bartolozzi, primo vincitore (nel secondo dopoguerra) della gara ciclistica di Mercatale Valdarno. L’ex ciclista e direttore sportivo è morto all’età di 93 anni all’ospedale di Lido di Camaiore. Era nato il 16 ottobre 1927 a Scandicci.

Bartolozzi era particolarmente legato al Valdarno, da sempre terra di ciclismo. Tra l’altro la carriera di Waldemaro era iniziata proprio a Mercatale Valdarno, quando vinse nel 1948 la prima edizione di quella gara che poi sarebbe diventata la celebre Coppa Fiera di Mercatale, classica di primavera per i dilettanti di fama internazionale.

Buon dilettante Bartolozzi si è fatto apprezzare anche tra i professionisti: militò come professionista dal 1950 al 1961 nelle squadre dell’Atala, Legnan, Ignis e Fides. Ben undici stagioni tra "indipendenti" e "professionisti" (ha concluso otto edizioni del Giro d'Italia) con diverse vittorie in competizioni "minori", ma soprattutto con i due Campionati Italiani riservati agli "indipendenti" ('52 e '56), a testimonianza non solo della sua superiorità nella categoria ma anche della sua regolarità e della sua intelligenza tattica.

Disputò nove Giri d’Italia (terminò nono nel 1956) e un Tour de France. Fu inoltre terzo al Gran Premio Industria e Commercio di Prato del 1951, al Giro delle Alpi Apuane del 1955 e al Trofeo Matteotti 1956. Visse il suo momento migliore al Giro della Provincia di Reggio Calabria del 1959, che vinse, dopo essere arrivato terzo nel 1951.

Quando decise di ritirarsi, restò comunque legato al mondo del ciclismo ed intraprese la carriera di direttore sportivo dal 1964 al 1993 in squadre come Filotex/Sanson, ma anche Sammontana-Bianchi, Jolly Componibili-Club 88 e Mapei, guidando tra gli altri Franco Bitossi, Francesco Moser e Moreno Argentin.


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