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Attualità mercoledì 28 luglio 2021 ore 17:30

Valentino Shoes, resta l’opzione Valdarno

L'incendio alla Valentino Shoes di Levane
L'incendio alla Valentino Shoes di Levane

La griffe ha intenzione di rafforzare la produzione e sta valutando dove. Sindacati e Comuni pronti a dare una mano perché la sede resti nella vallata



LEVANE — La Valentino Shoes sarà potenziata e la produzione di calzature potrebbe restare in Valdarno. La vallata resta infatti una delle opzioni della casa di moda che dopo l’incendio che ha distrutto nell’aprile scorso lo stabilimento dell’area industriale di Bucine si trova difronte tra varie opzioni: mantenere a Levane la propria attività, spostarla in un’altra località della vallata o addirittura altrove.

Levane non è quindi la priorità della griffe ma una delle ipotesi ancora al vaglio della dirigenza che prenderà quanto prima una decisione dopo aver valutato vari elementi che saranno poi al centro del piano industriale della “nuova” Valentino Shoes per la quale è previso un ampliamento dell’attività

Per questo i sindacati – pur restando critici – hanno definito “un passo avanti” quello fatto durante l’incontro che si è tenuto ieri in Prefettura ad Arezzo tra Prefetto, l’azienda, le sigle di categoria, il sindaco di Bucine e il presidente della Provincia.

"É stato un passo avanti perché l'azienda ha affermato l'impegno a presentarci appena pronto il piano dei “requisiti” che la nuova struttura dovrà sostenere. Uno studio appunto per verificare tutte le caratteristiche del futuro immobile. Quando sarà completato e saremo quindi alla fase della progettazione vera e propria, l'azienda la presenterà sia a noi che alle istituzioni in un incontro che si terrà nuovamente in Prefettura" avevano detto ieri in una nota congiunta Filctem Cgil e Femca Cisl. Valutazione confermata oggi da Silvia Russo, segretaria provinciale della Cisl, che ha ribadito come per le organizzazioni di categoria sia fondamentale la permanenza in Valdarno del calzaturificio e il mantenimento dei 180 posti di lavoro.

Dal canto loro, le amministrazioni della vallata – come è stato sottolineato durante il confronto di ieri dal presidente della Provincia Silvia Chiassai - sono pronte a fare tutto il possibile, nei modi e nei termini di loro competenza, perché la produzione di Valentino resti in Valdarno. 


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