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Attualità domenica 26 gennaio 2020 ore 17:00

Va al cimitero ma la tomba del padre non c’è più

Foto di repertorio

La salma riesumata e messa in una fossa comune, ma nessuno ha avvertito i familiari. Sparite anche lapide e foto



LATERINA-PERGINE — Varcare il cancello del cimitero per 35 anni, fare sempre la stessa strada per trovarsi di fronte alla tomba del padre. Un tragitto che diventa un rituale, tutto sempre uguale. E poi un giorno, non si trova più il sepolcro, né la lapide e neppure le foto che vi erano apposte. C’è da sentirsi male.

È quanto accaduto giorni fa ad un signore di Laterina – che ha scritto la vicenda in una lettera pubblicata dal quotidiano La Nazione – che recatosi al cimitero della frazione di Ponticino per visitare la tomba del babbo ha avuto una terribile sorpresa: la tomba non c’era più. Ripresosi dallo choc iniziale, dopo attimi di mille domande, l’uomo si rivolge ad un addetto e viene a sapere che alcune salme sono state esumate e le spoglie trasferite in una fossa comune. Tra queste evidentemente c’erano anche i resti del suo genitore.

L’addetto gli ha fatto poi notare che l’operazione, effettuata da regolamento comunale, era stata comunicata in un cartello attaccato al cancello di ingresso del cimitero. A quel punto, l’uomo fa un po’ di ricerche per avere ulteriori delucidazioni, non accetta che una comunicazione così importate per i familiari dei defunti debba essere resa nota soltanto attraverso un manifesto e nessun contatto diretto: controlla la pagina internet del Comune, parla con il sindaco, si rivolge all’ufficio affari cimiteriali. Ma le cose stanno proprio così, le salme sono ora nella fossa comune come indicato nell’apposito regolamento. E le foto? Almeno quelle si possono recuperare? La risposta: le faremo sapere. Finora però nessuna comunicazione è arrivata se non quella – e qui sta la beffa – dell’avviso di pagamento delle lampade cimiteriali.

L’episodio, che lascia una grande amarezza, segue di qualche settimana un’altra spiacevole vicenda accaduta sempre al cimitero di Ponticino. Protagonisti il noto cantante Pupo e i suoi familiari che all’uscita del funerale di un loro congiunto e diretti verso il camposanto hanno avuto una telefonata che li avvertiva di un disguido: la fossa non era stata scavata. La ditta incaricata del lavoro – a quanto pare – non era stata avvertita dal Comune. La situazione si è poi risolta grazie all’intervento di alcuni dipendenti comunali, ma l’incresciosa vicenda continua a far discutere anche per la polemica politica che ha scatenato. 


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