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Attualità giovedì 16 gennaio 2020 ore 17:51

La tomba non c’è. E la notizia fa il giro d’Italia

Foto di repertorio

Ponticino agli onori della cronaca nazionale per la disavventura accaduta alla famiglia di Pupo al momento di seppellire un anziano congiunto



LATERINA-PERGINE — La notizia è rimbalzata sui principali giornali online e Ponticino ora lo conoscono tutti. Quanto accaduto a Pupo e alla sua famiglia nei giorni scorsi sta facendo il giro d’Italia. Il Fatto Quotidiano, il Giornale, l’Huffington Post, le principali agenzie di stampa, i siti di testate locali (dalla Lombardia alla Sicilia) e molti altri giornali stanno raccontando l’episodio che ha avuto come protagonista il noto cantante di Ponticino. O per meglio dire un suo parente defunto.

Come ha pubblicato nell’edizione di oggi il Corriere di Arezzo, Pupo (all’anagrafe Enzo Ghinazzi) e i suoi familiari sono rimasti senza parole quando, alla fine del funerale del loro congiunto, hanno scoperto che la tomba dove seppellire il caro estinto non c’era.

La vicenda è accaduta nei giorni scorsi: la famiglia Ghinazzi aveva partecipato alle esequie di uno zio di Pupo, un anziano di Ponticino deceduto qualche giorno fa. All’uscita dalla chiesa i parenti, circa un centinaio, si stavano preparando per raggiungere il cimitero della frazione di Laterina-Pergine per la tumulazione. Ma un disguido ha interrotto tutto. I parenti del defunto sono stati avvisati che la fossa dove la bara doveva essere deposta non era stata scavata. Si è poi saputo che la ditta incaricata delle tumulazioni non aveva ricevuto comunicazione dal Comune per svolgere la mansione; a risolvere tutto ci hanno poi pensato alcuni dipendenti comunali.

Ora - superato lo choc della famiglia dell’anziano, “Siamo rimasti increduli”, ha commentato poi Pupo - la questione sfocia nella polemica politica anche per il risalto nazionale che ha avuto la vicenda per la popolarità del cantante parente del defunto.

Il sindaco di Laterina Pergine, Simona Neri, si è detta dispiaciuta per l’accaduto e ha chiesto una relazione per conoscere i dettagli e responsabilità. Ma per il partito di opposizione "Futuro Comune" questo non basta.

“Si è corso il rischio che i parenti dovessero riportare a casa la bara con il defunto perché qualcuno non si è preoccupato di accertarsi che le persone preposte fossero presenti sul luogo per la sepoltura. Si viene poi a scoprire che il contratto con la ditta a cui è stato appaltato il servizio di sepoltura era scaduto a fine dicembre e nessuno aveva pensato a rinnovarlo o a provvedere, in occasione di questo funerale, con i dipendenti comunali, come è stato fatto finora senza che mai si verificasse un problema simile. È stato solamente grazie alla prontezza e disponibilità di qualche dipendente del Comune che si è evitato di dover riportare via il feretro e rimandare la sepoltura - spiega il gruppo di opposizione - quanto accaduto è assolutamente inaccettabile e poco rispettoso nei confronti dei cittadini. L'amministrazione però non può pensare di andare avanti facendo finta di niente, ignorando i problemi che ci sono e pensando di alleggerirsi dalle preoccupazioni continuando a dare in appalto certi servizi: esperienza dimostra che in questi casi peggiora la qualità del servizio e aumentano i costi”.


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