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Attualità venerdì 04 giugno 2021 ore 15:08

Dall’8 giugno passano i treni con le terre scavate

Saranno due i convogli che transiteranno dal Valdarno per scaricare il materiale nella ex miniera di Cavriglia. Poi anche tre o più viaggi quotidiani



FIGLINE INCISA — La pausa è durata una decina di anni. Ora, dopo tante polemiche e anche qualche inchiesta, riprendono i lavori per la realizzazione dell’Alta velocità nel nodo fiorentino. In attesa della ripartenza della cosiddetta “talpa”, che scaverà il tunnel di oltre sei chilometri tra Campo Marte e Castello, sono iniziati in questi giorni i lavori di scavo del grande spazio adiacente alla futura stazione Foster, denominato dai tecnici “il camerone”. Così dal giorno 8 giugno le terre di scavo prodotte da questo intervento saranno spedite nella ex miniera di Cavriglia, con una serie di convogli ferroviari che attraverseranno le stazioni del Valdarno. All’inizio saranno 2 i treni che quotidianamente usufruiranno del collegamento ferroviario per raggiungere il luogo di scarico nel comune di Cavriglia. Poi il numero dei convogli è destinato a salire: tre o più transiti giornalieri per trasferire milioni di metri cubi di terra da Firenze al Valdarno.

Il Comune di Cavriglia ha dato alcuni anni fa la propria disponibilità ad accogliere le terre di scavo del sotto-attraversamento fiorentino. A suo tempo il sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni aveva assicurato che l'arrivo del materiale è condizionato alla verifica sulla qualità delle terre ‘traslocate’. Per cui il materiale sarà messo a dimora nella ex miniera solo dopo una verifica sulla corrispondenza delle terre di scavo con la famosa “tabella A”. Verifica che avverrà nel cantiera di Santa Barbara. “Qualora non risultasse con queste caratteristiche la terra sarà portato altrove” aveva precisato il sindaco di Cavriglia.

L’arrivo delle terre di scavo dovrebbe innescare una serie di lavori sul territorio valdarnese, in particolare è prevista la realizzazione di un bypass di collegamento di quasi 600 metri (di cui oltre 300 in galleria) all’altezza della frazione figlinese di Restone. Il nuovo raccordo in galleria servirà per collegare la regionale 69 (la ex strada statale del Valdarno) con le aree industriali di Bomba e Santa Barbara, evitando così il tappo (e i semafori) che si incontrano attualmente nell’attraversamento della frazione Porcellino.


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