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Attualità venerdì 02 luglio 2021 ore 08:04

Lettera al Prefetto: “Subito il Pronto Soccorso”

Alessandra Guidi, prefetto di Firenze, in visita a Figline

Ora che il Serristori è tornato ‘Covid free’ al rappresentante del governo è stata illustrata la grave situazione che si è determinata nel Valdarno



FIGLINE E INCISA — Due importanti associazioni del territorio, insieme al sindacato di base, hanno sottoscritto congiuntamente una lettera inviata al Prefetto di Firenze, nella quale viene evidenziata la grave situazione che si è determinata in Valdarno a seguito di alcuni fatti. In pratica, nel testo sottoposto all’attenzione della dottoressa Alessandra Guidi, viene richiesto il “rispristino urgente dell’attività di Pronto Soccorso H24 del presidio ospedaliero Serristori, in concomitanza con l’attenuazione emergenza Covid 19, per assicurare tempi rapidi di intervento in un territorio vastissimo, già interessato da grandi flussi turistici estivi, con problemi legati alla viabilità, anche ordinaria, a causa dei lavori di potenziamento del tratto autostradale A1 per la realizzazione della 3a corsia”.

La lettera invita al Prefetto è firmata dall’associazione Calcit Valdarno Fiorentino Onlus, dall’associazione Salvare il Serristori e dal Sindacato Cobas pubblico impiego Usl Toscana Centro. Nella missiva viene ricordato al rappresentante del Governo che il 28 ottobre 2020 l’azienda USL Toscana Centro per far fronte all’emergenza Covid 19 aveva di sospendere le attività di Pronto Soccorso al presidio ospedaliero Serristori di Figline Incisa Valdarno assicurando la popolazione e i Sindaci del Valdarno Fiorentino che "….Le nuove misure decise rispetto all'ospedale Serristori sono solo temporanee legate all'emergenza” come precisato dal direttore della Ausl Toscana centro, Paolo Morello Marchese “Al termine della fase acuta, è assicurata la normalizzazione delle attività ed il ripristino completo del servizio di Pronto Soccorso h24, insieme al potenziamento dell'organico alla luce delle nuove assunzioni già in essere". Contestualmente l’azienda sanitaria aveva riconvertito i 35 posti letto di Medicina Generale in reparti Covid dedicati.

Al prefetto viene ricordato inoltre che a seguito delle preoccupazioni e proteste rivolte ai Sindaci la stessa azienda confermò “…che il Pronto soccorso tornerà operativo h 24 appena la fase acuta dell'emergenza sarà terminata e, contestualmente, a Figline arriverà personale aggiuntivo, alla luce delle nuove assunzioni già in essere che (a emergenza passata) saranno ridistribuite nei presidi come il nostro, che attualmente soffrono di carenza di personale…”.

Ora, nonostante che l’emergenza pandemica sia in fase di superamento (testimonianza ne sono la riapertura della chirurgia generale del presidio 7 giorni su 7gg e la riconversione dei reparti di medicina alla loro funzione pre-covid), il Pronto Soccorso a tutt’oggi rimane immotivatamente chiuso, funzionando solo l’emergenza territoriale del 118 che allo stato attuale risulta sopperire con affanno alle richieste provenienti dai vari Comuni, località e frazioni montane e le cui funzioni comunque non possono essere sovrapponibili e sostituibili alle attività del Pronto Soccorso.

Il Calcit Valdarno Fiorentino Onlus, l’associazione Salvare il Serristori e il sindacato Cobas fanno presente inoltre che “Tale situazione di chiusura del PS H24 del presidio Serristori non può essere presa in carico da parte del Dea Pronto soccorso del presidio ospedaliero Santa Maria Annunziata, né dal Pronto Soccorso del presidio ospedaliero “La Gruccia” della USL Toscana sud-est insistente sulla Provincia aretina e con il quale non esiste nessun accordo istituzionale organizzativo della presa in carico degli utenti. Una situazione che continua a destare preoccupazione, allarme e enormi disagi da parte delle comunità del Valdarno Fiorentino per la persistente interruzione di un servizio pubblico essenziale nel campo dell’emergenza urgenza a cui spesso i cittadini si rivolgono anche con mezzi propri”. Nello stesso momento viene posto all’attenzione del Prefetto che “l’ambito territoriale del Valdarno Fiorentino comprende da un punto di vista ambientale e morfologico i comuni di Figline Incisa Valdarno, Reggello e Rignano sull’Arno con una struttura residenziale complessa e articolata socialmente, economicamente e funzionalmente e si estende su oltre 273 kmq ( di cui una grossa parte di frazioni e località sono a carattere montano), con una popolazione che si aggira su oltre 50.000 abitanti con diffusi bisogni socio sanitari a cui vanno ad aggiungersi i grandi flussi turistici del periodo estivo e i problemi legati alla viabilità ordinaria e straordinaria per i lavori di potenziamento del tratto autostradale A1 per la realizzazione della 3a corsia, con chiusure temporanee e ricorrenti nel tratto tra Firenze sud e Incisa/Reggello, situazione che rende la mobilità congestionata, caotica e pericolosa”.

Per quanto esposto, il documento firmato dal professor Bruno Bonatti (Calcit), Clara Mugnai (Salvare il Serristori), Domenico Mangiola e Andrea Calò (Cobas) chiede al rappresentante statale del governo territoriale di attivarsi per “porre fine a questa situazione di forte pericolo di natura sanitaria, interruzione di pubblico servizio e per assicurare l’appropriatezza delle cure in modo efficace ed efficiente, con la riapertura immediata del Pronto Soccorso H24 del presidio ospedaliero Serristori, e gli accordi pregressi istituzionali in materia di diritto alla salute e organizzazione del servizio sanitario locale”.


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