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Attualità martedì 22 giugno 2021 ore 11:27

Il 22 giugno di tre anni fa, l’inizio della fine

Il giorno dell'annuncio della decisione presa da Bekaert

Triste anniversario per gli ex lavoratori della Bekaert, le immagini di una giornata che rimarrà per sempre nell’immaginario collettivo del Valdarno



FIGLINE E INCISA — Tutto iniziava tre anni fa: il 22 giugno 2018. Con poche frasi contenute in un comunicato, la Direzione di Bekaert Group annunciava “la decisione di chiudere il sito italiano di Figline e Incisa Valdarno, dedicato alla produzione di rinforzi in acciaio per pneumatici, e di cessare tutte le attività ivi svolte. La Direzione ha informato la RSU del sito di Figline, le Organizzazioni sindacali e le autorità competenti, in merito a tale decisione, esprimendo la propria intenzione di avviare un dialogo teso ad attenuare l'impatto sociale per i 318 dipendenti interessati”.

“Negli ultimi anni, la posizione del sito di Figline nel mercato di riferimento ha subito notevoli pressioni – continuava la nota aziendale - A causa dei suoi costi strutturali notevolmente superiori rispetto a quelli degli altri stabilimenti di rinforzi in acciaio per pneumatici di Bekaert nella Regione EMEA, il sito non è stato in grado di generare performance sostenibili dal punto di vista finanziario”.

“Consapevole della gravità di tale misura, la Direzione non vede alternative per salvaguardare e rafforzare la propria posizione nei mercati europei della produzione dei rinforzi in acciaio per pneumatici”.

Dal 22 giugno di tre anni fa iniziava una lunga vertenza che vedeva la discesa in campo a fianco anche dei lavoratori dei sindaci e delle istituzioni regionali. Nei giorni successivi si svolgeva anche una manifestazione pubblica in piazza Ficino. Molti i personaggi politici e del mondo dello spettacolo che si sono susseguiti di fronte ai cancelli dello stabilimento figlinese. Come è andata a finire tre anni dopo, lo sappiamo: con il licenziamento collettivo di tutti i dipendenti superstiti.


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