Domani ritorna il pronto soccorso anche di notte

FIGLINE E INCISA — Il 20 luglio è il giorno indicato dalla Azienda sanitaria Toscana Centro per la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Figline per tutto l’arco delle 24 ore. Dall’inizio di marzo la stessa struttura del Serristori operava con un orario dimezzato, con chiusura alle ore 20. Si trattava di un provvedimento preso dall’Azienda sanitaria in concomitanza con l’inizio dell’emergenza Covid-19. Una decisione che aveva suscitato un coro di polemiche e di prese di posizione, fino sfociare nella manifestazione pubblica del 26 giugno, organizzata dal sindacato di base e dal Comitato per il Serristori.

Polemiche e proteste che verosimilmente non termineranno con la riapertura H24 del pronto soccorso di Figline. Anzi, è probabile un loro intensificarsi. Molte sono le questioni che tengono alta la tensione tra i sostenitori dell'Ospedale Serristori, a cominciare dal fatto che il pronto soccorso – almeno stando alle ultime informazioni – non sarà dotato di un suo personale medico interamente dedicato. In più, vicende come la mancata riapertura della sub intensiva e la chiusura di Medicina A, non contribuiscono a rasserenare gli animi.

Per quanto riguarda il personale in dotazione al pronto soccorso del Serristori, un recente documento interno dell’Azienda sanitaria disponeva oltre alla riapertura  H24, dal 20 luglio, anche la nomina di un direttore di struttura della “Sos medicina di urgenza Serristori” facente parte del dipartimento di emergenza e area critica. Lo stesso documento precisava che, per quanto per quanto attiene alla struttura di pronto soccorso “l'attuale organico è composto dal direttore e da tre dirigenti medici inquadrati in medicina d'urgenza. La turnazione medica del pronto soccorso è garantita sulle 24 ore dal personale della struttura, che si avvale di altri specialisti della Asl Toscana centro”.

Il ricorso a medici prelevati di volta in volta da ospedali della Asl per far funzionare il pronto soccorso del Serristori, è una soluzione ben lontana dalle richieste minime di dotazione di personale medico che erano satte presentate alla sindaca Mugnai, nel corso della riunione che si è svolta una settimana fa a Figline con tutte le associazioni che operano nel settore socio-sanitario. In quell’occasione L’Amministrazione comunale si era impegnata ad elaborare un documento congiunto da presentare ai responsabili della sanità regionale. Inoltre la stessa sindaca Mugnai aveva preannunciato una lettera al Ministro della Salute per protestare contro i tagli operati al Serristori. Proprio il ministro Speranza, durante la visita effettuata venerdì scorso a Firenze, aveva detto: “Dobbiamo chiudere definitivamente con la stagione dei tagli e aprirne una nuova di investimenti. Ieri in Senato abbiamo approvato il Decreto rilancio, dove ci sono 3 miliardi e 250 milioni per il servizio sanitario nazionale. Voglio ricordare che negli ultimi 5 mesi abbiamo messo più risorse che negli ultimi 5 anni. Per me è solo inizio”.

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